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“Cosa sarà” Arte Fiera 2026? Le prime anticipazioni

Davide Ferri
Davide Ferri
La 49.ma edizione di Arte Fiera si terrà dal prossimo 5 febbraio 2026. Il titolo? Un invito a lasciarsi guidare dalla curiosità e dalla tensione verso l’ignoto, ma anche una vecchia canzone di Lucio Dalla
Ohhh, Cosa sarà?
Che ti fa comprare di tutto
Anche se è di niente che hai bisogno

Sarà che il cosa sarà? della prossima Arte Fiera sia anche un auspicio a tutti i collezionisti, che possano comprare la fiera intera? Ironia a parte, è con questo verso di Lucio Dalla, che era una delle personalità più affezionate al “giro alla fiera” di Bologna che il nuovo direttore della manifestazione bolognese, Davide Ferri, lancia la sua prossima – e prima, edizione: la numero 49.

Dal 6 all’8 febbraio 2026, con una preview riservata agli addetti ai lavori il 5 febbraio, Ferri, già curatore della sezione Pittura XXI per cinque edizioni, sarà ancora affiancato da Enea Righi, riconfermato nel ruolo di direttore operativo per il quarto anno consecutivo.

“Cosa sarà” – si legge nella comunicazione di Arte Fiera, è un’apertura verso il futuro: “un invito a lasciarsi guidare dalla curiosità e dalla tensione verso l’ignoto, elementi che da sempre rendono l’arte contemporanea un campo fertile di scoperte”.

Le sezioni: cinque percorsi curatoriali e una nuova immagine

Tra le prime novità confermate c’è il cambio dell’identità visiva, che sarà firmata da Al mare. Studio: un segno grafico pop e minimalista che reinventa il bollino di Arte Fiera come un sole nascente, simbolo di un nuovo inizio.

Oltre alla tradizionale Main Section, divisa tra arte storicizzata e contemporanea, Arte Fiera 2026 presenta cinque sezioni curate su invito, ciascuna affidata a una nuova direzione e animata da uno sguardo critico aggiornato.

  • Ventesimo+ (a cura di Alberto Salvadori) è la nuova proposta per il padiglione dedicato all’arte del Novecento. La sezione mette al centro la pratica del collezionismo, con un focus sull’arte italiana e internazionale dal XX secolo fino a oggi.

  • Fotografia e dintorni, affidata a Marta Papini, amplia lo sguardo sul medium fotografico, includendo approcci concettuali, sperimentazioni formali e contaminazioni con altri linguaggi visivi.

  • Multipli, sotto la curatela di Lorenzo Gigotti, esplora la produzione artistica legata alla riproducibilità: dalle litografie ai libri d’artista, fino ai nuovi media. Un’indagine su pratiche accessibili e mercati più inclusivi.

  • Pittura XXI, ora guidata da Ilaria Gianni, continua a indagare il ritorno della pittura come linguaggio d’elezione nel contemporaneo, attraverso artisti emergenti e affermati che usano il medium per riflettere sul presente.

  • Prospettiva, curata per il secondo anno da Michele D’Aurizio, dà voce alle gallerie emergenti e ai progetti di ricerca, offrendo monografiche focalizzate sulle ricerche delle nuove generazioni artistiche.

I due padiglioni storici della fiera – il 25, dedicato al contemporaneo, e il 26, dedicato al Novecento – torneranno a essere il cuore espositivo della manifestazione, in uno spazio attraversato dalla luce naturale che favorisce l’incontro, lo scambio e la contemplazione.

Performance, partnership e dialoghi istituzionali

La collaborazione tra Arte Fiera e Fondazione Furla prosegue anche per il 2026: sarà ancora Bruna Roccasalva a curare il programma di performance dal vivo, consolidando una delle cifre più distintive della fiera fin dalle sue origini.

Arte Fiera rinnova inoltre la partnership con BPER Banca, Main Partner per il secondo anno consecutivo, che conferma il proprio impegno verso l’arte e la cultura come strumenti di coesione sociale e sviluppo territoriale.

Si rafforza anche il dialogo con ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea), con cui la fiera mantiene un tavolo permanente di confronto, volto alla crescita e al supporto dell’ecosistema artistico italiano.

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