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63.mo Premio Faenza: la ceramica torna protagonista dell’arte

Courtesy of MIC Faenza
Dal 28 giugno al 30 novembre al MIC Faenza per il 63° Premio Faenza – Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Courtesy of MIC Faenza
Dal 28 giugno al 30 novembre 2025, oltre cento artisti da tutto il mondo si danno appuntamento al MIC Faenza per il 63° Premio Faenza, la storica Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Un’edizione che conferma l’eccezionale vitalità del linguaggio ceramico nel panorama dell’arte contemporanea internazionale.

Curata da una giuria di esperti composta da Claudia Casali (direttrice MIC), Hyeyoung Cho, Valentins Petjko e Marco Maria Polloniato, la mostra presenta una selezione di opere che spaziano dalla scultura all’installazione, riflettendo su temi cruciali come la sostenibilità, i conflitti globali, le disuguaglianze e la fragilità umana. “È cambiato il modo di accogliere la ceramica come linguaggio dell’arte contemporanea”, sottolinea Claudia Casali. “Un percorso che abbiamo costruito negli ultimi 25 anni”.

La vincitrice del Premio Faenza per la categoria over 35 è Hanna Miadzvedzeva con November, una scultura compatta dalla superficie materica e soffice, parte della serie Landscapes, in cui l’artista esplora il legame tra forze naturali, emozioni umane e percezione di sé. L’opera richiama la forma archetipica del vaso, trattata con grande sapienza tecnica, e si ispira al senso di ritiro e introspezione che caratterizza il mese di novembre.

Per la categoria under 35 è stata premiata Léa Renard con l’installazione Subtle interviews of states of mind, una sorta di wunderkammer poetica in cui ogni elemento racconta una storia e si integra in un insieme coerente. L’opera esplora l’interazione tra individuo e collettività, tra astrazione e significato personale.

Installation view 63° Premio Faenza – Biennale Internazionale della Ceramica d’Arte Contemporanea. Courtesy of MIC Faenza

Accanto ai due premi principali, sono stati assegnati anche numerosi riconoscimenti speciali. Il Premio della Presidenza della Camera dei Deputati è andato a Rovine di Marta Palmieri, mentre il Premio della Presidenza del Senato della Repubblica è stato conferito a Duet di Martin Smith. A poem for ephemeral moments di Yaerin Pyun ha ricevuto il Premio Monica Biserni. Il Premio in memoria di Eleuterio Ignazi è stato assegnato a Polvere di Francesco Ardini, mentre Ossario Organico di Mattia Vernocchi e Francesco Bocchini ha ottenuto il Premio Rotary. A Homo stramonium di Martina Cioffi è andato il Premio Lions, e Sugar Cage di Su Yen-Ying ha ricevuto la Medaglia d’argento della rivista “D’A”.

Menzioni d’onore sono state attribuite a Tanagra’s Metamorphosis No. 1 di Claire Lindner, Scenery in the Kiln Fire di Wang Yuzhe, Silicon Homes IV, V di Rūta Šipalytė e Molorus di Juliette Clovis.

Per il terzo anno consecutivo, il Premio Faenza ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, un riconoscimento prestigioso che testimonia la centralità dell’evento nella valorizzazione della ceramica d’arte contemporanea.

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