Christie’s chiude il primo semestre 2025 con un volume d’affari di 2,1 miliardi di dollari nelle vendite all’asta, confermando quanto conseguito negli stessi mesi lo scorso anno.
La casa d’aste ha mantenuto un tasso di vendita complessivo dell’88% (in lieve crescita rispetto all’87% dell’anno precedente) e un indice del prezzo di aggiudicazione rispetto alla stima minima pari al 115%, in aumento rispetto al 111% registrato nel primo semestre 2024.
A guidare il semestre è stata la vendita dell’opera più preziosa dell’anno finora, Composizione con grande piano rosso, grigio bluastro, giallo, nero e blu di Piet Mondrian, aggiudicata per 47,6 milioni di dollari a New York. Il dipinto proveniva dalla collezione di Leonard e Louise Riggio, vendita che ha generato un totale di 272 milioni di dollari, risultando la più importante collezione privata venduta nei primi sei mesi dell’anno. Nel complesso, Christie’s ha gestito sette delle dieci opere d’arte più costose battute all’asta nel 2025, incluse le prime quattro in classifica. Le vendite nella categoria di punta – arte del XX e XXI secolo – sono rimaste stabili, rispetto all’anno scorso, a 1,29 miliardi di dollari, pari al 62% del totale.
Scendendo nel dettaglio, i dati più rilevanti del semestre riguardano il comparto lusso, che ha registrato un incremento del 29%, raggiungendo i 468 milioni di dollari. La crescita include le vendite di auto da collezione condotte sotto il nuovo marchio Gooding Christie’s, che debutterà ad agosto con una prima asta a Pebble Beach. Anche il settore dei gioielli ha segnato una crescita del 25%, con nove dei dieci pezzi più preziosi del semestre venduti all’asta da Christie’s.
Significativo anche il comparto Old Masters, dove si segnala un incremento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato sostenuto anche dalla recente vendita record del Ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione di Canaletto, battuto per 43,9 milioni di dollari a Londra a inizio luglio. Meno brillante invece l’andamento dell’Arte asiatica e mondiale (-28%), in flessione rispetto all’anno scorso.
Capitolo collezionisti. L’80% delle offerte è arrivato da canali online, un dato in leggero calo rispetto all’82% del 2024 ma ancora significativo. In crescita anche la partecipazione delle nuove generazioni: i collezionisti appartenenti alle fasce Millennial e Gen Z rappresentano oggi il 31% della clientela, rispetto al 29% dell’anno scorso. A livello geografico, gli acquirenti sono stati distribuiti per il 45% nelle Americhe, 34% nell’area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa) e 21% in Asia-Pacifico.
