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Prima Sun e ora l’ex marito: non c’è pace (legale) per David Geffen

David Geffen. Credits: Stephen Lovekin. Courtesy of Getty Images
In foto, da sinistra a destra: David Geffen, Donovan Michaels, Lady Jemma Mornington e Arpad Busson al Vogue World: Parigi 2024. Credits: Stephane Cardinale – Corbis/Corbis. Courtesy of Getty Images
Hollywood, arte e scandalo legale: ecco tutti gli ingredienti della nuova bufera che coinvolge David Geffen, il leggendario magnate dell’intrattenimento e collezionista d’arte da 2 miliardi di dollari. Questa volta, però, non si parla di aste record o donazioni milionarie, bensì di un’accusa pesantissima lanciata dal suo ex marito, Donovan Michaels: violazione del contratto e sfruttamento personale.

La causa, presentata martedì presso la Corte Superiore di Los Angeles, punta il dito su una relazione durata nove anni – di cui due di matrimonio – che secondo Michaels sarebbe stata tutto fuorché paritaria. In un documento di 33 pagine, il modello 32enne dipinge Geffen come un “benefattore tossico”, capace di mascherare sotto la filantropia il controllo e la manipolazione.

“Mi ha trattato come un trofeo, un esperimento sociale vivente”, si legge nella denuncia, “un uomo giovane, gay e nero, strappato a una vita difficile e usato per migliorare la sua immagine pubblica”.

Secondo Michaels, Geffen avrebbe promesso sostegno economico “a vita”, salvo poi tagliarlo fuori e sfrattarlo poco dopo il divorzio. La coppia si sarebbe conosciuta su SeekingArrangements.com, sito spesso associato a relazioni transazionali. Michaels sostiene che Geffen fosse perfettamente a conoscenza del suo passato travagliato – tra povertà, abbandono e problemi legali – ma avrebbe scelto di sfruttare quella vulnerabilità a suo vantaggio.

David Geffen. Credits: Stephen Lovekin. Courtesy of Getty Images

La replica di Geffen, affidata alla sua avvocatessa Patricia Glaser, non si è fatta attendere: “Si tratta di una causa patetica e infondata. Non esiste alcun contratto – né scritto, né implicito. Ci difenderemo con forza”.

A 82 anni, David Geffen è uno degli uomini più influenti nel mondo dell’arte: basti pensare ai 100 milioni donati al Lincoln Center e al MoMA, o ai 150 milioni promessi al LACMA, il più grande regalo nella storia del museo. Ma la sua collezione privata – con opere di Rothko, Pollock e altri maestri del dopoguerra – non è l’unica ad attirare l’attenzione. Recentemente, infatti, Geffen è finito anche al centro di una disputa legale da thriller internazionale, dopo che il magnate delle criptovalute Justin Sun lo ha accusato di aver acquistato in modo irregolare una scultura di Giacometti rubata da un ex consulente. L’opera in questione? Le Nez, pagata 78,4 milioni di dollari.

Tra arte, lusso e cause milionarie, il mondo dorato di David Geffen si tinge di ombre legali. La battaglia è solo all’inizio, ma promette di scuotere non solo le cronache mondane, ma anche l’élite culturale internazionale.

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