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Scintille tra Estonia e Russia, per uno striscione anti Putin

Lo striscione con l'immagine di Putin e Hitler è stato srotolato il 9 maggio Per gentile concessione del Museo di Narva
Lo striscione con l’immagine di Putin e Hitler è stato srotolato il 9 maggio. Courtesy Museo di Narva
A far infuriare la Russia è stato uno striscione provocatorio, esposto l’ultimo 9 maggio fuori dal Museo di Narva, in Estonia: un’immagine che fonde i volti di Vladimir Putin e Adolf Hitler con una scritta inequivocabile – “Putler criminale di guerra”Il potente Comitato investigativo russo – una sorta di FBI di Mosca – ha annunciato l’apertura di un’indagine formale, che include anche l’accusa di “diffusione pubblica di notizie false sull’esercito russo”

Il museo di Narva non è solo un’istituzione culturale: sorge in una posizione emblematica, al confine con la Russia, proprio di fronte alla fortezza di Ivangorod. Uno scenario da cartolina medievale, ma carico di tensione politica. Narva, con la sua ampia popolazione russofona, è spesso citata dagli analisti come potenziale focolaio di scontro in caso di escalation. Negli ultimi anni, l’Estonia – membro NATO – ha investito in cultura e identità per rafforzare Narva come bastione europeo. E la città è persino stata candidata a Capitale europea della cultura 2024.

Ma non è la prima volta che il Museo di Narva alza la voce contro l’invasione russa dell’Ucraina. Già in passato, il 9 maggio – data in cui la Russia celebra la vittoria sul nazismo – l’istituzione aveva tappezzato l’edificio con manifesti che definivano Putin un criminale di guerra. Solo un giorno prima del contestato striscione, il museo aveva ospitato una conferenza dal titolo “Cultura e Guerra”, con esperti da Estonia e Ucraina.

Smorževskihh-Smirnova, pur non avendo risposto pubblicamente alle accuse, aveva espresso chiaramente la sua posizione in una precedente intervista alla TV pubblica estone: “La guerra di Putin, accanto a noi, dura da quattro anni. È nostro dovere chiamare dittatore un dittatore, e crimini di guerra quelli che sono”.

La ministra della Cultura estone, Heidy Purga, è intervenuta con parole ferme: “Smorževskihh-Smirnova ha svolto un lavoro straordinario nel difendere i valori europei e la verità storica. La Russia può anche provare a riscrivere la storia o a intimidirci: non ci riuscirà”. Un messaggio condiviso anche dall’Associazione museale estone, che ha sottolineato come, nonostante la popolazione locale viva quotidianamente sotto l’influenza culturale e politica di Mosca “la società estone continua a resistere, a evolversi e a rimanere fedele alla sua identità.”

Tra provocazione artistica e battaglia ideologica, il Museo di Narva è diventato un nuovo simbolo della resistenza culturale contro l’espansionismo.

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