
Superata la metà dell’anno, le poche settimane in cui tutto si ferma lasciano spazio a qualche riflessione sull’andamento delle case d’asta in Italia. Posta la fluidità di ogni sistema, il mercato dell’arte sembra stare attraversando una cornice di significativa metamorfosi. In un contesto dove i collezionisti sono restii ad acquistare opere di primissima fascia e le maison timorose a proporle, i meccanismi sembrano starsi riconfigurando secondo logiche meno calcolatorie del passato. Pochi acquisti come investimento o esperimenti, ma proposte calibrate sul pubblico e acquisti motivati da serio interesse personale o artistico. Acume a cui s’accompagna anche un aumento dei volumi e delle tipologie di vendita, nell’ottica di provare a compensare ciò che si lascia indietro con la mancanza di lotti giganti. Che poi, a ben guardare, qualche grande colpo è stato battuto.
Vediamo nel dettaglio come sono andate le singole realtà. Ecco in sintesi il primo semestre 2025 di Cambi, attraverso le parole della casa d’aste stessa.
Qual è stato il fatturato del primo semestre 2025?
€21.025.000.
Quali sono stati i tre top lot?
Parigi, Manifattura di Sèvres (attribuzione)
Coppia di vasi da parata con coperchi, 1780-1790
€466.100

Gerardo Dottori
Volo sull’oceano, 1929
€250.100

Rolex, Daytona “Paul Newman” ref. 6241 in acciaio, quadrante bicolore “Panda”, ghiera in bachelite circa 1968
€221.100

Quali sono le aspettative per il secondo semestre 2025?
Guardiamo al secondo semestre con entusiasmo, pronti a proseguire questo percorso di crescita e consolidamento attraverso progetti ambiziosi, nuove sinergie e un calendario ricco di appuntamenti che sapranno valorizzare, ancora una volta, l’arte in tutte le sue forme.














