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“Il Racconto dell’Acqua”: Roma tra arte, storia e sostenibilità

Torre del Fiscale. Courtesy Parco Archeologico dell'appia antica
A Tor Fiscale il Parco dell’Acquedotto Marcio Felice si trasforma in un palcoscenico d’arte tra videoproiezioni, laboratori e performance partecipative nell’ambito de “Il Racconto dell’Acqua”.Courtesy Parco Archeologico dell’appia antica
Da settembre a novembre 2025, Roma diventa palcoscenico di un viaggio unico alla scoperta dell’acqua: simbolo di vita, bene comune e fonte di ispirazione artistica. “Il Racconto dell’Acqua”, vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, porta l’arte nelle strade e nei quartieri della città, con installazioni, performance, laboratori e proiezioni che intrecciano storia, creatività e partecipazione.

Ideato e curato da Adriana Polveroni per l’Associazione Culturale Ciel’in città, il progetto invita cittadini, studenti, artisti e pellegrini a esplorare l’acqua come elemento simbolico e risorsa da proteggere. Il percorso si snoda attraverso gli acquedotti storici, parchi e spazi pubblici del Municipio V e VII, trasformando luoghi iconici come l’Acquedotto Marcio Felice e il Parco di Tor Fiscale in veri e propri palcoscenici di arte contemporanea.

L’evento di apertura, dall’8 al 10 settembre alle 21.00 presso l’Acquedotto Marcio Felice, ospita “Liquefazioni”, tre serate di videoproiezioni curate da Bruno Di Marino, con opere di Robert Cahen, Mauro Santini e Federica Foglia, accompagnate da lavori degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Nei giorni successivi, il programma si sposta a Casa Pirri Valentini (via del Mandrione 451/455), con proiezioni di Studio Azzurro, Bill Viola e Takashi Ishida e la presentazione dei bozzetti del Monumento a Don Sardelli di Alfredo Pirri.

Mercoledì 24 e giovedì 25 settembre, l’artista Iginio De Luca attraverserà i quartieri del Municipio VII a bordo di un’autobotte sonora, raccogliendo pensieri e desideri della comunità. Contemporaneamente, Pamela Pintus presenterà a Spazio Y (Municipio V) la restituzione di una performance realizzata in mare, tra memoria e immersione sensibile.
La rassegna esplora anche il dialogo tra arte tradizionale e tecnologia con Dalla pittura en plein air all’arte artificiale, laboratori collettivi in cui artisti e intelligenza artificiale si incontrano tra il Lago Ex Snia e il Parco di Tor Fiscale.

Dal 19 settembre al 28 novembre, scuole, centri anziani e comunità partecipano a laboratori di ceramica, fumetto e argilla, guidati da Irma Alonzo, Cristiana Pacchiarotti, Lorenza Ricci, Giancarlo Caracuzzo, Alberto Basi e Davide Di Tolla. Gli incontri si concludono con visite negli studi d’artista aperti a tutti, promuovendo inclusione e partecipazione attiva.

Tre nuove opere artistiche punteggiano la città. Il 4 ottobre, presso Progetto Pianobi (Municipio V), Mercedes Klausner presenta Imago Urbis Aquae, realizzata con materiali di recupero e proiettata sui muri dello spazio, trasformando detriti e polveri in immagini suggestive. Il 10 ottobre, nei pressi del laghetto di Roma Vecchia nel Parco dell’Appia Antica, Paolo Assenza attiva La fontana delle brume, un dispositivo poetico che condensa l’umidità atmosferica e trasforma l’ambiente in un’esperienza sensoriale unica. Infine, il 29 novembre, sempre presso Pianobi, Laurent Le Deunff propone Ri-Sorgente, una fontana interattiva che invita i visitatori a esprimere un augurio gettando monete realizzate dall’artista, trasformando l’opera in un gesto partecipativo e simbolico.

Al centro della rassegna c’è l’omaggio a Don Roberto Sardelli, simbolo di impegno sociale e culturale nel quartiere Mandrione. E infine il monumento di Alfredo Pirri, che sarà inaugurato il 29 novembre presso la Fontana Clemente XII, chiuderà idealmente la manifestazione, celebrando memoria, comunità e dialogo.

“Il Racconto dell’Acqua” non è solo una rassegna artistica, ma un’esperienza partecipativa che mette in relazione persone, culture e generazioni diverse. Tra memoria storica, sostenibilità e creatività urbana, l’acqua diventa filo conduttore di un percorso che trasforma Roma in un palcoscenico vivo, capace di emozionare e riflettere.

 

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