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Living Matter/Materia viva. Federica Tondini in mostra a Todi

Federica Tondini CK23, Living Matter. Materia viva, Palazzo Valenti Fredi, Todi Federica Tondini CK23, Living Matter. Materia viva, Palazzo Valenti Fredi, Todi
Federica Tondini CK23, Living Matter. Materia viva, Palazzo Valenti Fredi, Todi
Federica Tondini CK23, Living Matter. Materia viva, Palazzo Valenti Fredi, Todi
Nell’ambito del Todi Festival 2025, Tondini presenta un’ampia mostra personale nei suggestivi spazi di Palazzo Valenti Fredi

Fino al 14 settembre, nei suggestivi spazi di Palazzo Valenti Fredi a Todi, l’artista Federica Tondini CK23 presenta la mostra personale Living Matter/Materia viva, a cura di Rita Rocconi. Un’esposizione parte integrante del programma ufficiale del Todi Festival. La ricerca di Tondini si concentra sulla pittura materica come linguaggio corporeo ed emotivo: un percorso fatto di stratificazioni, graffiature e segni che trasformano la tela in un terreno vivo e pulsante. Utilizzando gessi alabastrini, ossidi, terre, pigmenti e resine, l’artista dà forma a opere che superano i confini della superficie per diventare paesaggi interiori e memorie sedimentate.

Non cerco di rappresentare la realtà, ma di stratificarla, graffiarla, spingerla fuori dalla tela. Per me la pittura è materia viva, reazione chimica e umana. È un dialogo tra la pelle della tela e quella dell’anima”, spiega Tondini. Living Matter non è solo il titolo della mostra, ma una vera dichiarazione di poetica: la materia come entità viva, in continua trasformazione, capace di assorbire tempo e umori. Ogni opera diventa il risultato di un corpo a corpo con la tela, dove il gesto lascia una traccia definitiva, un’impronta che vibra.

 

 

In un’epoca dominata dalla smaterializzazione digitale, Federica Tondini rivendica il peso e la forza della materia. Le sue opere ci ricordano che esistere significa lasciare segni, costruire identità attraverso accumulo, erosione, sedimentazione. Con questa mostra, il Todi Festival 2025 conferma la propria vocazione a valorizzare le ricerche contemporanee più sperimentali, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva che mette al centro la materia, il corpo e la memoria.

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