
Forti, che succede alla direzione a Diego Ferretti, assumerà l’incarico dal 1 dicembre, guidando le sedi di Rovereto e Trento
Dal 1° dicembre 2025 Micol Forti assumerà la direzione del Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto – succedendo a Diego Ferretti. Sarà la quinta direttrice nella storia dell’istituzione, dopo Gabriella Belli, Cristiana Collu, Gianfranco Maraniello e lo stesso Ferretti. La nomina, decisa tramite bando della Provincia autonoma di Trento, prevede un mandato fino alla fine della legislatura in corso (2028), rinnovabile per ulteriori cinque anni.
Il CdA del Mart, presieduto da Vittorio Sgarbi, ha espresso gratitudine a Ferretti “per l’ottimo lavoro svolto, che ha confermato il ruolo di rilievo del museo nel panorama culturale” e ha dato il benvenuto a Forti, sottolineando l’alto profilo dei candidati che hanno partecipato alla selezione. “Il Mart è un fiore all’occhiello del nostro territorio e un punto di riferimento per la cultura italiana”, ha commentato Maurizio Fugatti, presidente della Provincia. “La scelta di Micol Forti conferma la volontà di investire su una leadership di alto livello, capace di consolidare il ruolo del museo e di proiettarlo sempre più nel contesto internazionale”.
Chi è Micol Forti
Nata a Roma nel 1964, laureata in Storia dell’arte all’Università La Sapienza, Micol Forti ha alle spalle una lunga carriera accademica e curatoriale. Dal 2000 al 2025 ha diretto la Collezione di Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani, curando oltre quaranta mostre, tra cui due Padiglioni alla Biennale Arte di Venezia (2013 e 2015) e uno alla Biennale Architettura (2018).
Consultore del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, fa parte di numerosi comitati scientifici internazionali e ha firmato più di 130 pubblicazioni su temi che spaziano dall’arte italiana e francese tra XIX e XX secolo al rapporto tra Chiesa e arte contemporanea, fino alla museologia e alla fotografia artistica.
Il Mart gestisce tre sedi principali: il museo progettato da Mario Botta e Giulio Andreolli a Rovereto, la Casa d’Arte Futurista Depero e la Galleria Civica di Trento. Il patrimonio conta circa 20.000 opere e un vasto Archivio del ’900, centro di ricerca di riferimento. Ogni anno il museo produce mostre, eventi e progetti che coinvolgono un pubblico diversificato – dai turisti alle scuole – con una media di 150-200.000 ingressi annui.














