La decima edizione della Biennale Gherdëina, curata da Samuel Leuenberger, segna un traguardo storico per il festival internazionale di arte contemporanea nel cuore delle Dolomiti. Dal il 31 maggio 2026 al 13 settembre 2026, “(Future) Paradise Gardens” esplora giardini come simboli di sopravvivenza, amore e visioni di un futuro giusto.
“Le Dolomiti offrono uno scenario unico tra bellezza naturale, tradizioni artigianali e narrazioni senza tempo”, afferma Leuenberger. “I giardini diventano luoghi di rifugio e rinnovamento, capaci di nutrire corpo e spirito”.
La mostra si articola in capitoli tematici: Commoning, coltivare e condividere cibo, prendersi cura di ogni forma di vita; Divine Love and Growth, il giardino come spazio di fioritura spirituale; Violent Garden, decolonizzare il giardino e restituire spazio a fauna e natura; Queer Ecology, esplorare diversità e fluidità nei sistemi ecologici; Botanical vs. Reflection & Poetry: dalla classificazione scientifica alla contemplazione poetica.
Tra gli artisti partecipanti: Chanelle Adams, Andrius Arutiunian, Jacopo Belloni, Alice Bucknell, Giulia Cenci, Dorota Gaweda & Eglė Kulbokaitė, Walter Niedermayr, Masatoshi Noguchi, Bosco Sodi, Pedro Wirz & Michael Marder e molti altri. Tra i progetti di rilievo, Dormancy di Jacopo Belloni, selezionato dall’Italian Council 2025, sarà presentato in Italia dopo una prima parte esposta a Ginevra. Il progetto entrerà nella collezione permanente della GAMeC di Bergamo.
La Biennale consolida inoltre lo scambio culturale con la Kaunas Biennial: tre artisti italiani del 9° Biennale Gherdëina saranno in Lituania, mentre tre artisti lituani saranno presenti in Val Gardena. La collaborazione con Museion – Museum of Modern and Contemporary Art Bolzano prevede la prima mostra personale in Italia dell’artista cinese Evelyn Taocheng Wang.
Per celebrare la decima edizione, sarà realizzata una pubblicazione speciale che ripercorre il percorso della Biennale e il suo ruolo come catalizzatore di innovazione artistica e dialogo culturale.
