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Al via la settima edizione della Biennale Gherdëina. L’arte contemporanea abbraccia Ortisei

Marcello Maloberti,Le montagne sono i denti di dio,from Martellate. Scritti Fighi, 1990-2020. Courtesy of the Artist and Galleria Raffaella Cortese

Al via la settima edizione di Biennale Gherdëina, la mostra internazionale di arte contemporanea nello spazio pubblico di Ortisei in Val Gardena: inaugura oggi, 8 agosto, e si concluderà il 20 ottobre 2020

L’edizione 2020 della Biennale è sbocciata nonostante il covid. L’inaugurazione era infatti originariamente prevista per il 26 giugno. Tuttavia, visto il momento di crisi e lo stop obbligato dovuto al Coronavirus, l‘intero progetto è stato messo in pausa in prossimità dell‘apertura e rinviato.

Soprattutto in questo periodo di incertezza, aspettative e cambiamenti, l‘arte può dare un importante contributo sociale. E la settima edizione della Biennale Gherdëina vuole mandare un segnale positivo e di speranza, ribadendo il ruolo chiave che l‘arte contemporanea svolge in una cultura in continua evoluzione.

P. Icaro, Innesto, bosso, (2008-2009), legni e piombo. © the artist and P420. Ph C. Favero

Il titolo di questa edizione è “– a breath? a name? – the ways of worldmaking” (“– un respiro? un nome? modi di fare il mondo”), e vede una significativa svolta poetica nei confronti delle esigenze vitali fondamentali dell’interazione umana, quali l’atto del respirare – la vita – e la volontà di dare un nome agli oggetti – il riconoscimento.

Torna alla guida curatoriale Adam Budak (Praga) per il capitolo conclusivo di una trilogia sulla politica dell’appartenenza dopo le due precedenti edizioni della Biennale Gherdëina  “From Here to Eternity” (2016) e “Writing the Mountains” (2018).

Nell’edizione 2020, le aree tematiche affrontate – il significato del patrimonio culturale, la ricerca del posizionamento strategico nella storia, l’importanza del concetto di comunità, l’onnipresenza della natura e della sua “industria” – verranno contestualizzate in un quadro socio-politico che non trascurerà gli aspetti più poetici, spirituali ed esistenziali. Come nelle edizioni precedenti, un ruolo importante sarà rivestito dalla complessità della lingua ladina e si tornerà a occuparsi della continuità e della persistenza delle tradizioni – tenendo sempre conto della necessità di reinterpretarle, metterle in discussione e potenzialmente trasformarle.

Pakui Hardware, Thrivers, 2019 (C) of the arti st_s and carlier gebauer, Berlin- Madrid

Focus della Biennale di quest’anno saranno dunque il significato e la consapevolezza della rilevanza socio-politica nel processo di creazione del mondo, il fattore dinamico all’interno di questo processo, ma anche la resilienza che cultura e natura garantiscono. Si tratta di un processo di emancipazione che tiene conto in modo responsabile e lungimirante dell’unicità storica del luogo, che qui si è sviluppato in una visione matura e coraggiosa del futuro.

La Biennale Gherdëina 7 consiste in una mostra principale nello spazio pubblico di Ortisei in Val Gardena e dei paesi circostanti, in uno spazio espositivo nella sala Luis Trenker nel centro di Ortisei, appositamente adattato per la Biennale, nonché in una serie di eventi collaterali che saranno messi a disposizione anche online in streaming.

Sharon Lockart, Pine Flat, 2005 16mmfilm © Sharon Lockart, neugerriemschneider and Gladstone Gallery

Artisti invitati alla settima edizione della Biennale Gherdëina

Agnieszka Brzeżanska (POL), Brave New Alps (ITA), Carlos Bunga (PRT), Pavel Büchler (CZE/UK), Josef Dabernig (AUT), Aron Demetz (ITA), Habima Fuchs (CZE), Henrik Håkansson (SWE), Petrit Halilaj e Alvaro Urbano (RKS – ES), Ingrid Hora (ITA), Paolo Icaro (ITA), Hans Josephsohn (CH), Lang/Baumann (CH), Tonico Lemos Auad (BRA), Kris Lemsalu (EST), Sharon Lockhart (USA), Myfanwy MacLeod (CAN), Ant-je Majewski (con Pawel Althamer (POL), Alioune Diouf (SN), Cecilia Edefalk (SWE), Pawel Freisler (SWE), Gregor Prugger (ITA) u. a.) (GER), Marcello Maloberti (ITA), Franz Josef Noflaner (ITA), Paulina Ołowska (POL), Pakui Hardware (LIT), Maria Papadimitriou (GR), Nico-las Party (CH), Stefan Rinck (GER), Hermann Josef Runggaldier (ITA), Marinella Senatore (ITA), Paloma Varga Weisz (GER)

Kris Lemsalu, Holy Hell O, 2018, installation view. Mark Blower
Paulina Olowska, Discretion, 2019 Installation detai l © the artist and S. Lee Gallery. Ph Ben Westoby
Nicolas Party, Tree, 2017. Pastel on canvas. 217h x 167w cm
Pavel Büchler, OPEN (Rendering for Biennale Gherdëina 7), 2020
Tonico Lemos Auad, Porcelain, 2019. Woven paper, wool and linen on linen in purple heart wood frame. Framed: 64.5 x 63.5cm (25 3/8 x 25in). Copyright Tonico Lemos Auad. Courtesy the artist and Stephen Friedman Gallery, London. Ph. Mark Blower
Marinella Senatore, Can one lead a good life in a bad life?, 2020. Fine art print on Epson hot press, painting, graphite, mirror tiles, founded objects, archival pictures, mixed media. 50 x 70 cm each. Courtesy the Artist and Laveronica Arte Contemporanea, Modica, Italy
Maria Papadimitriou, Disco for one, 2020Biennale Gherdëina 7. From 8.08 to 20.10.2020, Val Gardena, Dolomites (Italy)


BIENNALE GHERDËINA 7

– a breath? a name? – the ways of worldmaking
8 agosto- 20 ottobre 2020

www.biennalegherdeina.it

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