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Maurizio Galimberti porta all’Arsenale della Spezia un progetto site specific per SeaFuture

Un'opera di Maurizio Galimberti per La Spezia Un'opera di Maurizio Galimberti per La Spezia
Un'opera di Maurizio Galimberti per La Spezia
Un’opera di Maurizio Galimberti per La Spezia
Durante l’evento SeaFuture, Galimberti allestisce un vero e proprio studio fotografico all’interno degli stand

L’arte istantanea di Maurizio Galimberti incontra la storia dell’Arsenale Militare Marittimo con MG Polaroid Portrait’s & Arsenale Ready Made. Un progetto site specific promosso da IBG e presentato in occasione di SeaFuture. Galimberti ha scelto di raccontare la memoria delle maestranze che hanno animato l’Arsenale della Spezia. Restituendo attraverso le sue Polaroid non solo i volti, ma anche la dignità e la forza di chi ha contribuito alla crescita della città e del Paese. Dal dopoguerra agli anni Sessanta.

Grazie alla collaborazione con l’Archivio Fotografico Storico dell’Arsenale Militare Marittimo e alla visione condivisa con Cristiana Pagni e il curatore Paolo Asti, il progetto lega passato e presente. I ritratti realizzati da Galimberti mettono in dialogo le immagini storiche con i volti di uomini e donne di oggi. Creando un ponte tra generazioni e mostrando come l’Arsenale abbia rappresentato – e rappresenti ancora – un punto di eccellenza industriale e civile.

La cifra stilistica di Galimberti, che trasforma l’istantanea in mosaico fotografico, frammento che si ricompone in immagine nuova, offre una lettura inedita della memoria collettiva: “anonimi” i nomi, ma non le storie e le opere di chi ha costruito e mantenuto l’Arsenale, testimoni di un secolo di trasformazioni. Durante SeaFuture, l’artista allestisce un vero e proprio studio fotografico all’interno degli stand, dando vita a un work in progress che ritrarrà alcune personalità protagoniste dell’evento.

 

Maurizio Galimberti all'opera a La Spezia
Maurizio Galimberti all’opera a La Spezia
Maurizio Galimberti, instant artist

Nato a Como, Galimberti ha fatto delle Polaroid il proprio linguaggio espressivo dagli anni ’80. Sviluppando una tecnica personale che scompone e ricompone l’immagine in forma di mosaico, nota come “a grappolo” o “ad ali di farfalla”. Una ricerca che lo ha reso celebre in Italia e all’estero, portandolo a collaborare con marchi come Illy, Fiat, Jaeger-Le Coultre, Nokia e a firmare progetti per il Milan, la Biennale di Venezia e la Mostra del Cinema.

Ha ritratto star internazionali come Johnny Depp, Robert De Niro, Lady Gaga, George Clooney, Catherine Zeta-Jones, fino ai grandi protagonisti della cultura italiana come Dario Fo, Mimmo Rotella e Bernardo Bertolucci. Negli ultimi anni ha dedicato lavori di forte valore civile alla memoria storica, dalla tragedia di Marcinelle alla Strage di Brescia, sempre con la sua inconfondibile visione frammentata e poetica. Le sue opere sono oggi presenti in importanti collezioni d’arte nel mondo.

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