
Da Christie’s è andata in scena l’asta 20th/21st Century, con 62 lotti, mentre Sotheby’s metteva all’asta una selezione “Contemporary” di 27 lotti
Come da tradizione tutto il mondo dell’arte si attiva per la Frieze Week a Londra. E ovviamente anche le più importanti case d’asta, Christie’s e Sotheby’s, organizzano delle vendite tematiche. Da Christie’s è andata in scena l’asta 20th/21st Century, con 62 lotti, mentre Sotheby’s metteva all’asta una selezione “Contemporary” di 27 lotti.
Entrambe le aste hanno dimostrato come il mercato dell’arte sia sempre molto attivo, così come riscontrato dai galleristi che espongono a Frieze London e Frieze Masters. L’asta di Christie’s ha realizzato 107 milioni di sterline (il ricavato più alto degli ultimi 7 anni della Frieze Week) trainata da artisti del calibro di Doig, Freud, Richter, Cezanne, Rego, mentre Sotheby’s ha realizzato 47 milioni di sterline grazie al traino di maestri come Bacon, Rodin, Basquiat, Warhol, Fontana.
Da Christie’s si sono realizzati quattro record, Paola Rego con “Dancing Ostriches from Walt Disney’s ‘Fantasia’”, opera venduta a 3,46 milioni di sterline, Suzanne Valadon con “Deux nus ou Le bain” ad un milione di sterline, Annie Morris con “Bronze Stack 9, Copper Blue” a 482 mila sterline ed Esben Weile Kjær con “Aske and Johan upside down kissing in Power Play at Kunstforeningen GL STRAND” a 25 mila sterline. Mentre da Sotheby’s solo Ser Serpas, con “Untitled” ha stabilito il nuovo record a 28mila sterline.

Doig batte Freud
In entrambe le aste l’attività in sala è stata frenetica ed addirittura proprio un dealer in sala, da Christie’s, si è aggiudicato, dopo una estenuante asta (partita da 4 milioni), l’opera “Ski Jacket” di Peter Doig a 12 milioni al martello (14,3 con il premio), un altro dealer presente in sala si è aggiudicato “Tulpen” di Gerhard Richter a 5 milioni di martello (6,15 con premio).
Da Christie’s Peter Doig è stato l’indiscusso artista della serata con il già citato Ski Jacket a 14,3 milioni di sterline e “Country Rock” a 9,2 milioni (7,6 di martello), seguito da Lucian Freud con “Self-portrait Fragment” a 7,6 milioni (6,2 di martello) e Paul Cezanne con “Maison de Bellevue et pigeonnier” a 5,5 milioni (4,5 con martello) aggiudicato in sala, mentre non sono bastati 4,7 milioni di sterline per “Haze Days” di Yoshimoto Nara la cui opera è rimasta invenduta, così come “Les Courses” di Picasso che si è fermata a 2,8 milioni. Da segnalare come opere di Monet, Sisley e Signac sono state aggiudicate al valore minimo di stima, senza grandi exploit.

Bacon triplica la stima
Da Sotheby’s l’ospite d’onore è stato Francis Bacon, prima con “Study for a self portrait” che ha battuto martello a 4,9 milioni (5,8 con premio) e poi con “Portrait of a Dwarf”, dopo 17 minuti di asta (partendo da 4,2 milioni), l’opera è stata aggiudicata a 11 milioni si sterline al martello (13,1 con premio). A seguire Jean-Michel Basquiat, con “Untitled (The Arm)”, opera che ha fermato il martello a 4,5 milioni (5,5 con premio).
Poi Andy Warhol’s con l’iconica “Four Pink Marilyn’s (Reversal Series)” da martello a 3,4 milioni (4,3 con premio) e Lucio Fontana con “Concetto spaziale, attese”, blu, a 2,25 milioni di martello (2,8 con premio). In sala un collezionista si è aggiudicato entrambe le sculture monumentali di Auguste Rodin, per un totale di 1,65 milioni di sterline.
Da notare due sculture “gemelle” di Antony Gormley, la prima venduta da Christie’s a 370 mila sterline al martello e la seconda, da Sotheby’s, con martello a 280 mila sterline.














