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MAXXI Bvulgari Prize: il podio 2026 è tutto al femminile

MAXXI Bvlgari Prize 2026, da sinistra: Morbidi, Moscardin, Stocchi, Dieye, Bruni, Ferracci, ph. Ayka Lux, SayWho
MAXXI Bvlgari Prize 2026, da sinistra: Morbidi, Moscardin, Stocchi, Dieye, Bruni, Ferracci, ph. Ayka Lux, SayWho
Per la prima volta nella sua storia, il MAXXI BVLGARI PRIZE schiera una terna interamente femminile. Sono Chiara Bersani (1984), Adji Dieye (1991) e Margherita Moscardini (1981) le tre artiste selezionate per la quinta edizione del premio nato dalla collaborazione tra MAXXI e Fondazione Bvlgari, annunciate ieri sera all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi.

Maria Emanuela Bruni (Presidente Fondazione MAXXI), Matteo Morbidi (Direttore Fondazione Bvlgari) e Francesco Stocchi (Direttore artistico MAXXI), hanno sottolineato come questa edizione segni un passaggio cruciale: il premio entra ufficialmente nel programma di Fondazione Bvlgari, nel decimo anniversario dalla sua istituzione. Nell’autunno 2026 le artiste presenteranno al MAXXI opere site-specific, realizzate per l’occasione sotto la curatela di Giulia Ferracci. Al termine della mostra, la giuria internazionale designerà la vincitrice, la cui opera entrerà a far parte della Collezione MAXXI.

Le artiste in gara

Chiara Bersani (1984) sviluppa una ricerca sul “Corpo Politico” attraverso performance che trasformano la disabilità in strumento poetico di sovversione sociale. La sua pratica, presente alla Biennale di Venezia, ibrida danza e arti visive; Adji Dieye (1991), artista italo-senegalese, utilizza fotografia e installazione per decostruire le eredità coloniali. La sua analisi di archivi storici e strutture architettoniche smantella criticamente le narrative coloniali contemporanee; Margherita Moscardini (1981) esplora processi di trasformazione urbana attraverso progetti che ridefiniscono i concetti di cittadinanza. La sua pratica combina scultura e diritto per immaginare nuovi modelli di spazio pubblico.

Le dichiarazioni

Con le loro ricerche sul corpo, la memoria e lo spazio, le finaliste rappresentano l’eterogeneità dell’arte contemporanea italiana“, ha affermato Francesco Stocchi. Maria Emanuela Bruni ha aggiunto: “Queste tre artiste, con la loro intelligenza e forza creativa, rappresentano al meglio la vitalità del nostro Paese“. Matteo Morbidi ha concluso: “Inserire il Premio tra le iniziative di Fondazione Bvlgari rafforza il nostro impegno come catalizzatore per le nuove espressioni dell’arte contemporanea“.

La giuria internazionale
A selezionare le finaliste, una giuria d’eccellenza composta da: Francesco Stocchi (MAXXI), Micol Forti (nuova Direttrice del MART), Adam Kleinman (Kunsthall Trondheim), Beatrix Ruf (Hartwig Art Foundation) e Rein Wolfs (Stedelijk Museum Amsterdam). Il MAXXI BVLGARI PRIZE si conferma così un osservatorio privilegiato sulla scena artistica italiana, dopo aver lanciato negli anni artisti come Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò e l’ultima vincitrice Monia Ben Hamouda.

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