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Visioni Quantiche, Sogni Elettrici. Tre nuove mostre alle OGR Torino

Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino
Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino
Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino
L’attivo polo culturale torinese presenta tre nuove mostre internazionali che intrecciano arte, tecnologia e ricerca

In occasione della settimana dell’arte torinese, le OGR Torino inaugurano tre nuove mostre che intrecciano arte, tecnologia e ricerca, riaffermando la vocazione del centro come luogo di sperimentazione interdisciplinare e dialogo tra creatività e innovazione. Ex officine per la riparazione dei treni di fine Ottocento, le OGR sono oggi un hub culturale e tecnologico unico in Europa. Rigenerate e riaperte al pubblico nel 2017, accolgono mostre, concerti, programmi di ricerca e supporto all’innovazione. Diventando un polo in cui discipline e comunità diverse si incontrano per immaginare percorsi condivisi.

Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino
Laure Prouvost. We felt a star dying, OGR, Torino
Binario 1 – Laure Prouvost. We felt a star dying

Dopo la prima presentazione a Berlino, l’installazione di Laure Prouvost giunge alle OGR in una nuova configurazione site-specific. L’artista, vincitrice del Turner Prize, lavora qui insieme al filosofo Tobias Rees e allo scienziato Hartmut Neven, fondatore di Google Quantum AI, trasformando la ricerca sul quantum computing in un’esperienza sensoriale che intreccia immagini, suoni e profumi.

 

 

La mostra invita a immergersi in un ambiente fluido e poetico, dove la percezione si espande e i confini tra umano e non umano diventano porosi: una costellazione di visioni che riflette su come la tecnologia quantistica possa trasformare le nostre idee di tempo, materia e coscienza.

Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet, OGR, Torino
Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet, OGR, Torino
Binario 2 – Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet

Organizzata con la Tate Modern, la mostra ripercorre oltre quarant’anni di sperimentazione artistica tra elettronica, informatica e nuovi media prima della diffusione di Internet. Curata da Val Ravaglia e Samuele Piazza, la collettiva porta a Torino opere e documenti provenienti da archivi, laboratori e studi internazionali, ricostruendo un panorama poco noto ma fondamentale: dagli artisti che hanno modellato luce e suono attraverso l’elettronica, a quelli che hanno trasformato algoritmi e matematica in veri e propri partner creativi.

 

Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet, OGR, Torino
Electric Dreams. Art & Technology Before the Internet, OGR, Torino

Il percorso, articolato cronologicamente, mostra come reti di collaborazione transnazionale si siano formate già prima del web, ponendo le basi per l’arte connessa contemporanea. Electric Dreams rivela un’altra storia della tecnologia: non solo industria e controllo, ma anche condivisione, comunità e visioni alternative del futuro.

Binario 3 – Erzë Dinarama. Drumming for love

Nata durante la residenza S+T+ARTS4WaterII, l’installazione di Erzë Dinarama indaga la crescente scarsità idrica del bacino del Po, mettendo in relazione dati climatici, legislazione, ecologie locali e memorie delle comunità che vivono lungo il fiume.

 

Erzë Dinarama. Drumming for love, OGR, Torino
Erzë Dinarama. Drumming for love, OGR, Torino

La mostra si sviluppa in due momenti: una video-installazione che ricostruisce le tensioni tra natura, infrastrutture e decisioni politiche, seguita da una performance sonora basata sulle vibrazioni attraverso cui comunicano alcuni insetti acquatici, tradotte in ritmo e risonanza.

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