
Dieci artisti under 30 attivi tra Roma e Belgrado per un progetto teso a costruire legami duraturi tra le nuove generazioni di artisti
Il progetto si configura come piattaforma di scambio a lungo termine. Con ulteriori collaborazioni in campo tra artisti e curatori delle due città, e con l’idea di estendere il format anche ad altri Paesi. Presso l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado è visibile fino al 7 novembre la mostra Connecting New Generations. Belgrade–Rome, progetto internazionale dedicato alla scena artistica emergente delle due città.

Curata da Alessia Simonetti e Miroslav Karić, l’iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata d’Italia a Belgrado, con il supporto di Spazio Y. Con l’obiettivo di rafforzare il dialogo culturale tra Italia e Serbia e costruire legami duraturi tra le nuove generazioni di artisti.

La mostra riunisce dieci artisti under 30 attivi tra Roma e Belgrado – Giulia Apice, Verdiana Bove, Luca Di Terlizzi, Sonja Lundin, Jana Jovašević, Nikola Pavković, Caterina Sammartino, Ana Simić, Aleksandar Smederevac e Maddalena Scuderoni – offrendo uno spaccato delle ricerche e dei linguaggi più recenti nella giovane produzione contemporanea.

L’esposizione si articola in tre sezioni: due nuclei dedicati alle rispettive scene locali e uno spazio condiviso. Dove le opere entrano in dialogo diretto, evidenziando affinità e contrasti di poetiche, sensibilità e approcci. Attraverso media diversi – dalla pittura al disegno, dalla fotografia all’installazione – Connecting New Generations non presenta un tema univoco, ma favorisce l’incontro tra prospettive autonome, in un confronto aperto e in divenire.













