
La storica dell’arte Alexandra van Dongen ha identificato in due dipinti di Vermeer un raro cofanetto da gioielli di produzione indo-portoghese
Una nuova ricerca getta luce sulle connessioni internazionali nell’opera di Johannes Vermeer. La storica dell’arte Alexandra van Dongen ha identificato in due dipinti dell’artista, Donna che scrive una lettera e Fantesca che porge una lettera (1665-67 circa), un raro cofanetto da gioielli di produzione indo-portoghese, probabilmente realizzato a Cochin nel XVII secolo. L’oggetto, oggi quasi introvabile e simile a un esemplare conservato a Porto, suggerisce che Vermeer avesse accesso a beni di lusso provenienti dalle rotte commerciali globali.

La presenza del cofanetto avrebbe un legame diretto con Maria de Knuijt, considerata la principale committente del pittore e investitrice della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Che potrebbe aver fornito all’artista l’oggetto. La scoperta contribuisce a ridefinire il contesto sociale e materiale del lavoro dell’artista. Evidenziando non solo la sua straordinaria attenzione al dettaglio, ma anche la sua vicinanza a circoli colti e mercantili. Capaci di introdurre nelle case borghesi olandesi oggetti esotici e simbolicamente ricchi.















