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La semantica del cesso d’oro. Maurizio Cattelan vs. Timur Mindich

Il golden wc versione Maurizio e Timur Il golden wc versione Maurizio e Timur
Il golden wc versione Maurizio e Timur
Il golden wc versione Maurizio e Timur
Le immagini della dorata toilette dell’oligarca ucraino Timur Mindich circolate in rete innescano inedite riflessioni scatologicreative

Timur Danaos et dona ferentes

Quando si dice l’eterogenesi dei fini, due cessi d’oro: l’uno, America, di Maurizio Cattelan, in bella mostra nel tempio del contemporary, chez Sotheby’s NY. Valutazione upon request of course. L’altro, più prosaicamente collocato nella toilette della magione dell’oligarca ucraino Timur Mindich, frutto di illeciti guadagni sulle spalle del tormentato popolo ucraino.

L’oro, metallo dall’alto valore simbolico in tutte le culture – potere, spiritualità, eternità – è finito per diventare l’emblema scatologico del nostro disgraziato mondo.

Tutto ebbe inizio con un orinatoio, transitando attraverso una merda d’artista per naufragare poi nel golden water del golden boy con relativa Toiletpaper. L’altro, quello di Mindich – che nomi, manco nel Trono di spade – ad accogliere le deiezioni dell’abbietto personaggio ed eventuali compagni di merende. Il Vitello d’Oro is back, manca Moshé e pure i vitelloni sono in estinzione.

Dorati saluti
L.d.R.

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