
La componente olfattiva esalta la vocazione tridimensionale dei dipinti nella personale di Abel Herrero a MO.CA
“All’interno dell’esposizione è diffuso un aroma che potrebbe creare un senso di nausea”; un’accoglienza apparentemente inospitale quella che si prova varcando le porte di IN THE MIRROR, personale di Abel Herrero a MO.CA – Centro per le nuove culture, nel cuore pulsante di Brescia.
Eppure l’artista cubano, in collaborazione con Antonio Gardoni – Bogue Profumo, attende il nostro arrivo, per cui ha preparato una mise en scène appositamente studiata. Se si osa superare la soglia delle sale neoclassiche, si viene immersi in una dimensione totalmente distaccata, alienata, non solo da un punto di vista spaziale, ma in modo più completo, l’isolamento coinvolge tutti e cinque i sensi.

Per quanto l’artista ci inviti in questo spazio, la permanenza risulta difficile a causa di una fragranza volutamente ostile, animalesca e minacciosa. Un effluvio primigenio realizzato appositamente da Gardoni, a base di preziosi ingredienti usati nella profumeria tradizionale come supporto ad altre essenze, qui presentati in purezza. Il risultato finale è una sensazione di inospitale confronto, la percezione di essere visti, scrutàti nelle viscere.
Rimandi e riflessi
È in questo momento che bisogna decidere, se accettare di rimanere o fuggire. E in questa scelta, si gioca la mostra. Restare e partecipare al processo, diventare parte dell’opera, mettere in atto una riflessione ponderata, oppure galleggiare in superficie, come in ogni altra occasione.

La componente olfattiva esalta la vocazione tridimensionale dei dipinti, i quali assumono una posizione dominante rispetto al pubblico: lo spettatore non ha più il privilegio di essere un testimone inerte, ma viene coinvolto in un valzer di rimandi e riflessi, fra sé, le opere e gli altri visitatori. L’opera globale è così una performance, i dipinti, figli di una pittura immersiva. Anche lo spazio delle sale neoclassiche prende parte a questa danza, grazie all’uso sapiente dell’illuminazione, che valorizza questi ambienti in modo del tutto eccezionale, rendendoli vivi e capaci di parlare.
L’arte di Herrero ci mette alla prova, e sfidandoci, assolve perfettamente al ruolo che l’Arte dovrebbe avere nel XXI secolo. Non consolare, non cullare, non essere decorativa, ma allarmare, destabilizzare, per riflettere profondamente, nelle viscere, lì dove ci raggiunge.
IN THE MIRROR
A cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina
Fino all’8 dicembre 2025
Sale Neoclassiche, MO.CA – Centro per le nuove culture
Via Moretto 78, Brescia












