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Un pezzo di Cappella Sistina. Disegno inedito di Michelangelo in asta a 2 milioni di dollari

Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie's Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie's
Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie's
Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie’s
Nell’asta del 5 febbraio 2026 a New York Christie’s presenterà un disegno di recente scoperta, studio preparatorio per la Cappella Sistina

Una bomba, in un momento in cui il mercato internazionale dell’arte pare riprendere vigore dopo il clamoroso record segnato da Klimt. Nell’asta del 5 febbraio 2026 a New York Christie’s presenterà un “rarissimo disegno di recente scoperta” attribuito a Michelangelo. Un piccolo foglio a sanguigna – 13,5 x 11,5 cm – firmato da l’iscrizione “Michelangelo Bona Roti”, e databile al 1511-1512. Per quello che sembra essere uno studio preparatorio per la volta della Cappella Sistina. Posto in vendita con una stima compresa tra 1,5 e 2 milioni di dollari.

Il soggetto è stato individuato come lo studio del piede destro della figura della Sibilla Libica raffigurata nel grande ciclo vaticano. Un foglio che aggiunge un tassello importate alla documentazione grafica delle opere di Michelangelo, che produsse migliaia di fogli, ma se ne conservano circa seicento. “Di fronte a questo disegno si afferra tutta la potenza della forza creativa di Michelangelo”, sottolinea un’esperta della casa d’aste.

 

Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie's
Il disegno preparatorio per la Cappella Sistina di Michelangelo in asta da Christie’s

Sconosciuto fino a oggi e mai apparso sul mercato, il disegno è rimasto per secoli in mani private, senza essere documentato negli archivi accademici. Secondo Christie’s, la storia di proprietà può essere tracciata fino al XVI-XVII secolo, quando l’iscrizione in inchiostro bruno “Michelangelo Bona Roti” compariva già su altri fogli attribuiti al maestro. Nel corso del Settecento, entrò nella collezione di Armand Louis de Mestral de Saint-Saphorin, diplomatico svizzero. E successivamente fu tramandato in eredità nella sua famiglia fino all’attuale proprietario.

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