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MoMA PS1 gratis per tutti, mentre i musei USA rincarano i biglietti

PS1, ph. Noel Woodford
PS1, ph. Noel Woodford
Mentre numerose istituzioni negli Stati Uniti, e non solo, alzano il prezzo dei biglietti – per stranieri e non, il MoMA PS1 ha annunciato una strada in controtendenza: sarà gratis per i prossimi 3 anni, per tutti, grazie a una donazione privata

Grazie a una donazione di Sonya Yu, imprenditrice creativa presente nella lista ARTnews Top 200 Collectors, l’iniziativa entrerà in vigore all’inizio del 2026, in occasione del 50.mo anniversario del museo, estendendo la gratuità a tutti i visitatori e non solo ai residenti a NYC.

La direttrice del museo, Connie Butler, ha spiegato che la speranza è di ampliare significativamente il pubblico del PS1.

Sappiamo che l’arte contemporanea di per sé non attirerà sempre grandi numeri, ma nel tempo questa misura accoglierà le persone“, ha proseguito Butler: “Vogliamo che le famiglie vengano nel weekend con i passeggini, che entrino nel museo senza barriere, che vivano il cortile, i nostri programmi, e poi si addentrino nell’edificio per sperimentare l’arte“.

Yu ha affermato che la sua decisione di finanziare il cambio di politica dei biglietti è stata ispirata in parte dalle sue esperienze personali nei musei, dichiarando: “Come immigrata cinese, nessuno di questi luoghi mi è mai sembrato accessibile, soprattutto da giovane. Come possiamo rimuovere queste barriere? Un’istituzione culturale è un punto di contatto per la rappresentazione di ciò che l’America è e offre. Accogliere è una responsabilità delle istituzioni culturali“.

La maggior parte delle altre istituzioni artistiche, al contrario, continua ad aumentare i prezzi: il Met ha portato l’ingresso a 30 dollari nel 2022, seguito a ruota da Guggenheim e dallo stesso Museum of Modern Art, l’istituto gemello del PS1. Fuori dagli USA, solo poche settimane fa, il Louvre ha annunciato rincari per i visitatori extra-UE.

I dibattiti sull’opportunità di far pagare l’ingresso ai musei percorrono da tempo il mondo dell’arte americano. Già nel 2006, ben prima dei biglietti da 30 dollari, la critica del New York Times Roberta Smith sosteneva che i musei USA “dovrebbero impegnarsi seriamente ad ampliare sia gli orari gratuiti che le categorie di persone che hanno diritto all’ingresso gratuito“. Le istituzioni spesso giustificano i rincari con la necessità di coprire i costi, anche se in molti casi gli introiti dei biglietti rappresentano solo una frazione dei ricavi annuali, ma Butler ha sottolineato che il cambiamento temporaneo della politica di ingresso è più una questione strategica che finanziaria. Ha specificato che il PS1 ha scelto di non adottare la formula “paga quanto vuoi” perché potrebbe creare confusione: “Ho sempre trovato quella formula paralizzante, per il senso di colpa tra quanto si dovrebbe pagare e quanto si può pagare“, ha spiegato, aggiungendo: “Queste barriere, a volte invisibili, sono in realtà molto reali“.

Il cambio di politica segna la realizzazione di uno degli obiettivi principali di Butler da quando è diventata direttrice del PS1 nel 2023: “Fin da quando sono arrivata, andare completamente gratuiti è stato un mio obiettivo. Non pensavo che sarebbe accaduto così presto e sono molto ottimista sul fatto che potremo continuare anche tra tre anni“.

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