Print Friendly and PDF

Una pista di ghiaccio nel cuore di Venezia. Olaf Nicolai a Palazzo Diedo

Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell'artista Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell'artista
Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell'artista
Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell’artista
Dal 13 dicembre 2025 al 22 febbraio 2026 Berggruen Arts & Culture porta a Venezia il progetto multimediale di Nicolai

Nell’anno dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, Berggruen Arts & Culture porta a Venezia un progetto di forte impatto visivo e concettuale. Dal 13 dicembre 2025 al 22 febbraio 2026, Palazzo Diedo ospita Eisfeld II, spettacolare installazione di ghiaccio dell’artista tedesco Olaf Nicolai.

Allestita nella sontuosa sala da ballo affrescata al primo piano dell’antico palazzo settecentesco, Eisfeld II si presenta come una vera e propria pista di pattinaggio di 100 metri quadrati. Inserita in un contesto architettonico carico di storia. Un cortocircuito temporale e sensoriale che invita il pubblico a vivere l’opera in prima persona. Pattinando sul ghiaccio e diventando parte integrante dell’installazione.

L’esperienza è amplificata da una colonna sonora originale firmata dalla band berlinese To Rococo Rot. Sei altoparlanti, disposti attorno alla pista, diffondono suoni che reagiscono ai movimenti dei visitatori. Trasformando il gesto fisico in una composizione sonora in continua evoluzione.

 

Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell'artista
Olaf Nicolai, Eisfeld II, Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture, foto di Stefano Mazzola-Getty Images, per gentile concessione di Palazzo Diedo, Berggruen Arts & Culture e dell’artista
Piacere e sopravvivenza

Sviluppata originariamente oltre vent’anni fa, Eisfeld II viene oggi reinterpretata appositamente per gli spazi di Palazzo Diedo. A segnare le estremità della pista sono due light box, ENJOY/SURVIVE I & II, che introducono una riflessione sul sottile equilibrio tra piacere e sopravvivenza, tra gioco e rischio. Facendo del pattinaggio una meditazione tanto sensoriale quanto concettuale.

Ricordo di aver visto la pista di pattinaggio e l’installazione di Olaf in un museo a Zurigo circa venticinque anni fa”, racconta Mario Codognato, Direttore di Berggruen Arts & Culture. “Rimasi colpito dalla sua combinazione di serietà e umorismo. L’opera prende in considerazione così tanti temi e interrogativi dell’arte moderna. È fantastico che possa essere rappresentata in un palazzo del Settecento a Venezia”.

Commenta con Facebook