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Venezia torna crocevia tra Oriente e Occidente con la mostra Caratteri

Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Al Museo Correr la mostra Caratteri. Calligrafia e tipografia: Corea del Sud e Stati Uniti, mette in dialogo le scritture fonetiche, dall’alfabeto coreano Hangeul all’alfabeto latino. Tra calligrafia, pagine poetiche e manifesti tipografici, le lettere si guardano più che si leggono: la scrittura diventa immagine, ritmo e voce pubblica, in una città da sempre crocevia tra Oriente e Occidente

Allestita nella Sala delle Quattro Porte del Museo Correr e aperta al pubblico a Venezia fino all’11 gennaio 2026, la mostra, curata da Monica Viero e Monica Dengo nell’ambito del progetto “East West Calligraphy”, riunisce quattro artisti: i coreani Kim Doo Kyung e Kang Byung-In, gli statunitensi Thomas Ingmire e Amos Paul Kennedy Jr. attorno al tema delle scritture fonetiche.

Le loro opere, che spaziano dalla calligrafia su grande formato alle pagine poetiche e ai manifesti tipografici, sono affiancate da una selezione di manoscritti umanistici delle collezioni del museo, chiamati a dialogare con l’alfabeto coreano Hangeul e con l’alfabeto latino. In una città che ai tempi della Serenissima intrecciava rotte commerciali, culturali e linguistiche tra Oriente e Occidente, questo incontro tra alfabeti antichi e sguardi contemporanei trova una risonanza quasi naturale.

 

Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia

Il percorso si apre con le opere dei due artisti coreani. Nei lavori di Kim Doo Kyung, calligrafo attivo a Seul, l’alfabeto Hangeul riempie il foglio con sequenze regolari di segni, tutti leggermente diversi per inclinazione e intensità: la scrittura si compatta in un andamento continuo che mette in evidenza la calma del gesto e il rapporto con lo spazio bianco. In quelli di Kang Byung-In, artista e designer che porta la calligrafia anche nel campo dell’identità visiva, la linea è più irregolare e movimentata, con tratti che accelerano, cambiano direzione, si concentrano in punti specifici, evocando per associazione il mondo dei loghi, dei titoli, delle scritte che incontriamo nelle città contemporanee.

Struttura visiva

Su un registro diverso si muove Thomas Ingmire, calligrafo statunitense con una formazione in architettura del paesaggio, che lavora sull’alfabeto latino intrecciandolo con versi poetici e lasciando che il testo si disponga sulla pagina secondo un ritmo quasi musicale. Amos Paul Kennedy Jr., stampatore e artista del libro noto per i suoi poster legati ai temi sociali, concentra invece l’attenzione sui manifesti tipografici: frasi brevi e ripetute, stampate a caratteri grandi e sovrapposte a campi di colore, riportano la scrittura al formato del poster, pensato per essere letto e riconosciuto anche a distanza.

 

Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia

All’interno della Sala questi lavori costruiscono un unico percorso, ma con passaggi di atmosfera molto netti. La zona iniziale, dedicata alle opere coreane, chiede uno sguardo ravvicinato e un tempo più lento: ci si avvicina al foglio, si seguono le ripetizioni, le variazioni minime, la presenza dello spazio bianco. Avvicinandosi alle pagine di Thomas Ingmire, la scrittura sembra farsi più frammentata e mobile, spostandosi verso i margini o concentrandosi in punti isolati.

Il muro dei manifesti di Amos Paul Kennedy Jr. funziona quasi come una chiusura: le frasi in grande formato e i colori sovrapposti attirano l’occhio da lontano e danno alla sala un tono più estroverso. Le teche con i manoscritti del Correr, distribuite lungo il percorso, inseriscono infine brevi soste dedicate alle forme storiche della scrittura, ricordando come molte soluzioni grafiche contemporanee abbiano radici profonde negli esercizi di copisti e amanuensi.

 

Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia
Caretteri, Sala Quattro Porte, Museo Correr, Venezia

Uscendo dalla sala, la sensazione è di aver attraversato modi diversi di intendere la scrittura più che una semplice rassegna di opere. Anche senza conoscere l’Hangeul o la storia della tipografia, emerge con chiarezza come il segno possa essere gesto lento, struttura visiva, parola che prende posizione nello spazio pubblico. In un presente dominato da messaggi rapidi e digitali, “Caratteri” riporta l’attenzione sulla traccia manuale e sul tempo che richiede, mentre Venezia torna a proporsi come luogo di passaggio tra mondi lontani: non più per le merci della Serenissima, ma per alfabeti e sguardi che continuano a incontrarsi.

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