Nella sede monegasca di Wannenes, le aste Bijoux e Sacs de Luxe superano le aspettative raggiungendo un totale di 1.094.454 euro
Dicembre, a Monaco, ha il suono limpido del martello che cade e la luce riflessa delle gemme più rare. Nella sede monegasca di Wannenes, le aste Bijoux e Sacs de Luxe del 3 e 4 dicembre hanno composto un dittico di eleganza e desiderio, superando le aspettative e raggiungendo un totale di 1.094.454 euro. Un racconto di materia preziosa e savoir-faire, in cui ogni lotto ha trovato il suo destino.
Gioielli: la forza silenziosa delle pietre
L’asta del 3 dicembre, dedicata ai gioielli, ha visto protagonisti assoluti gli anelli, custodi di storie antiche e geografie lontane. A dominare la vendita è stato il lotto 152, un anello in platino con rubino birmano ottagonale non trattato di circa 15,60 carati, certificato SSEF: stimato 80.000 euro, ha conquistato il pubblico fino all’aggiudicazione di 101.600 euro, imponendosi come top lot della sessione.
Segue, per intensità e risultato, il lotto 162, un anello in platino con smeraldo colombiano di taglio ottagonale e diamanti, anch’esso accompagnato da certificazione SSEF. Partito da una stima di 70.000 euro, è stato battuto a 88.900 euro, confermando l’attrazione senza tempo per le grandi pietre di origine certificata.
Intorno a questi vertici, una costellazione di successi: dallo zaffiro cangiante dello Sri Lanka del lotto 5, alla raffinatezza parigina del bracciale Van Cleef & Arpels firmato Louis Maruzzi, fino al sinuoso fascino del Serpenti Tubogas di Bvlgari. Ma sono stati i grandi anelli a segnare il ritmo della vendita, come sigilli di un’eleganza eterna.
Borse e accessori: icone del presente
Il giorno successivo, 4 dicembre, da Wannanes la scena è passata alle borse e agli accessori di lusso, dove il collezionismo contemporaneo ha mostrato tutta la sua vitalità.
Top lot indiscusso il lotto 240: una Hermès Kelly Sellier 25 del 2024, in pelle di vitello color Rose Extrême. Stimata 15.000 euro, ha superato ogni previsione, raggiungendo l’aggiudicazione di 26.670 euro, simbolo di un desiderio sempre acceso per le icone della maison francese.
Seconda miglior aggiudicazione della vendita il lotto 239, una Chanel Timeless Jumbo in pitone rosa, che da una stima di 4.000 euro ha toccato i 6.350 euro, confermando il valore della rarità e dei materiali più audaci. Accanto a questi risultati, anche la Coco Handle in pelliccia sintetica bordeaux ha registrato un’ottima performance, segno di un mercato attento tanto alla storia quanto alla sperimentazione.
