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Grandi mostre, commissioni e il March Meeting. Il ricco programma della Sharjah Art Foundation

La nuova Photography Gallery della Sharjah Art Foundation La nuova Photography Gallery della Sharjah Art Foundation
La nuova Photography Gallery della Sharjah Art Foundation
La nuova Photography Gallery della Sharjah Art Foundation
La Sharjah Art Foundation si conferma come uno dei principali poli internazionali per la produzione e la riflessione sull’arte contemporanea

La Sharjah Art Foundation ha annunciato il suo programma per la primavera 2026, confermando il ruolo dell’istituzione come uno dei principali poli internazionali per la produzione e la riflessione sull’arte contemporanea. La nuova stagione intreccia grandi mostre monografiche, progetti site-specific, riletture delle collezioni e appuntamenti chiave per il dibattito critico globale.

Tra i punti di forza del programma spicca la più ampia retrospettiva mai dedicata a Jorge Tacla, con oltre 170 opere tra dipinti e lavori su carta dagli anni Ottanta a oggi. Artista cileno di origine palestinese e siriana, Tacla costruisce una pittura della memoria e della distruzione. Registrando “in negativo” l’impatto di eventi politici e naturali sugli spazi architettonici. Accanto a questa mostra, Sharjah ospiterà la prima personale negli Emirati Arabi Uniti di Ahaad Alamoudi, che indaga le trasformazioni dell’identità culturale e le sue rappresentazioni nei media popolari attraverso nuove commissioni e opere esistenti.

Il programma primaverile segna anche la riapertura di Al Majarrah Park, riprogettato dal collettivo SUPERFLEX in collaborazione con studi di architettura del paesaggio. Il parco diventa uno spazio urbano ibrido, in cui la memoria del quartiere storico, il paesaggio desertico e la partecipazione della comunità locale si traducono in percorsi ondulati e sculture monumentali derivate da oggetti di uso quotidiano.

 

Rachid Koraïchi, A Nation in Exile, 1997, Khalid Shoman Collection, credit Hassan Massoudi (prints), Mahmoud Darwish (poetry)
Rachid Koraïchi, A Nation in Exile, 1997, Khalid Shoman Collection, credit Hassan Massoudi (prints), Mahmoud Darwish (poetry)
Storia del territorio

Prosegue l’attenzione della Fondazione verso pratiche artistiche di lungo corso con la mostra dedicata a Rachid Koraïchi, artista attivo da oltre cinquant’anni, il cui lavoro attraversa calligrafia, simbolismo e misticismo islamico. Curata da Salah M. Hassan, l’esposizione si sviluppa tra Al Mureijah Square e il Calligraphy Museum, mettendo in dialogo materiali e linguaggi diversi. In estate sarà inoltre presentata, per la prima volta nel Golfo, una selezione di dipinti del compianto Rodolfo Abularach, noto per la sua ossessiva e potente esplorazione dell’occhio umano.

Il programma include anche numerose mostre che proseguono dal 2025, tra cui Leda Catunda: I like to like what others are liking, la più grande monografica dell’artista brasiliana fuori dal suo paese, e diverse esposizioni tratte dalla collezione della Sharjah Art Foundation, con un’attenzione particolare alla fotografia, alla storia del territorio e ai processi di modernizzazione e decolonizzazione.

Dal 27 al 29 marzo 2026 torna uno degli appuntamenti più attesi: il March Meeting, che riunirà artisti, curatori e ricercatori da tutto il mondo per tre giorni di talk, performance e discussioni sui temi cruciali dell’arte contemporanea. In parallelo, la tredicesima edizione di Vantage Point Sharjah inaugura una nuova fase del programma, trovando sede stabile nella nuova Photography Gallery e presentando progetti fotografici commissionati tramite open call internazionale.

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