Venti grandi teleri di stoffa realizzati da Giovanni Frangi sono il nucleo principale della mostra “Lotteria Farnese” che si terrà dal 14 novembre all’11 gennaio al Museo Nazionale Archeologico di Napoli.
Alte tre metri e lunghi sei, di colori diversi, disegnate invece che cucite, le opere di Frangi, ultima fatica a lungo meditata dell’artista milanese, saranno allestite al primo piano del museo partenopeo, nella Sala della Meridiana, dove è esposto il celebre Atlante Farnese, in una serie di suggestioni e rimandi.
L’esposizione della Lotteria Farnese si snoda nei vasti spazi che una volta hanno ospitato, oltre al marmo ellenistico del II secolo (noto per costituire la più antica ed una delle più complete raffigurazioni delle costellazioni), anche il famoso ciclo degli arazzi D’Avalos, attualmente conservato al Museo di Capodimonte.
Preziosi capolavori, intessuti a Bruxelles probabilmente tra il 1528 e il 1531 da Bernard Van Orley, celebre pittore e cartonista di arazzi e vetrate del primo ‘500. Il ciclo era dedicato alla battaglia di Pavia (1525), il momento decisivo delle guerre che videro fronteggiarsi per il dominio sulla penisola italiana Francesco I di Valois, re di Francia, e l’Imperatore Carlo I d’Asburgo. Nel 1862 Alfonso d’Avalos donò l’intera raccolta allo Stato italiano.
Museo Nazionale Archeologico di Napoli
