Fino a domenica 30 novembre sarà possibile votare sul sito del FAI – Fondo Ambiente Italiano il censimento de “I luoghi del Cuore”. Dalla sua prima edizione del 2003 il censimento ha coinvolto in tutta Italia 1.800.000 persone, oltre 31.000 luoghi d’arte e natura e quasi 6.000 comuni, ha avuto un incremento di segnalazioni nella sesta edizione pari al 3.900% rispetto alla prima e ha permesso 45 interventi diretti in 15 regioni.
Nato con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della tutela del paesaggio e del patrimonio artistico e ambientale, “I Luoghi del Cuore” è oggi la più importante iniziativa nazionale di mobilitazione nel nome di un’Italia da difendere e da tramandare alle generazioni future. Luoghi vissuti dalle persone che nel censimento hanno trovato uno strumento capace di offrire risonanza ai loro desideri e alle loro battaglie, uno strumento di aggregazione, di comunicazione, di comunione di intenti e speranze. Il concentrarsi di migliaia di segnalazioni attorno a realtà locali più o meno conosciute è la prova di un modo, spontaneo e organizzato allo stesso tempo, per incidere direttamente sulle scelte di politica culturale del nostro Paese. Il FAI è diventato così l’interlocutore concreto per tutti coloro che vorrebbero intervenire o lanciare un allarme ma non sanno a chi rivolgersi e il censimento una sorta di “megafono” che permette di farsi sentire.
Per i dieci anni di questo progetto, diventato così importante per gli italiani, il FAI ha deciso di realizzare uno studio scientifico dei dati emersi nel corso dei sei censimenti finora conclusi (2003, 2004, 2006, 2008, 2010, 2012), con l’intento di offrire una lettura inedita e innovativa del territorio del nostro Paese.
In attesa della chiusura delle votazioni, è nato il volume, una sorta di “libro bianco”, che a oggi non esiste nel sistema dei beni culturali italiano: fino a questo momento, infatti, non era stata realizzata una mappatura tanto estesa e capillare di beni storico-artistici e paesaggistici da tutelare e valorizzare, così come percepiti dai cittadini. Un’analisi che non è l’applicazione di una visione ma che è stata costruita “dal basso” e che risulta ancora più importante proprio perché è in grado di restituire la geografia emotiva degli italiani, composta da una grande varietà di luoghi e di storie, rappresentando così la più ampia ed esaustiva applicazione italiana della Convenzione Europea del Paesaggio. Un documento poco conosciuto eppure ratificato nel 2000 da trentadue Stati membri del Consiglio d’Europa – entrato in vigore in Italia nel 2006 – e che rappresenta il primo trattato internazionale dedicato al paesaggio europeo.
Il Rapporto – edito da il Mulino – ha preso in considerazione i 31.105 luoghi votati nelle edizioni de “I Luoghi del Cuore” finora concluse, indipendentemente dal numero di segnalazioni pervenute, e li ha studiati sulla base di filtri geografici, sociali, economici e turistici attraverso l’incrocio con i dati dei principali enti di riferimento nazionali, quali ad esempio l’ISTAT e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
In questo modo è stato possibile dare una lettura sistematica del patrimonio di informazioni generato nei dieci anni del progetto, che permetterà di fornire alle istituzioni nazionali e regionali un importante strumento aggiuntivo per la lettura del territorio e la possibile programmazione delle linee di intervento.