Uno spettacolo in cui ciò che resta maggiormente impressa è la capacità degli attori. Del resto “Il “servo di scena” in scena al Piccolo Teatro Grassi (29 novembre-11 dicembre), ha per regista e attore principale Franco Branciaroli. Se gli altri (Tommaso Cardarelli, Lisa Galantini, Melania Giglio, Valentina Violo, Daniele Griggio e Giorgio Lanza) non avessero retto il confronto, il lavoro non avrebbe potuto essere equilibrato. Uno spettacolo in cui i sette ruoli che lo scrittore e drammaturgo sudafricano Ronald Harwood (1951) ha pensato per “Servo di scena” incrociano la doppia parte di attore e personaggio lungo tutto lo svolgimento della vicenda, secondo un vero esempio drammaturgico di “teatro nel teatro”. Branciaroli interpreta Sir Ronald, primoattore di una piccola compagnia della provincia inglese che, durante la Seconda Guerra Mondiale, sta per andare in scena con il Re Lear di Shakespeare. Causa l’età avanzata di Sir Ronald, la sera dello spettacolo è una tensione continua per la scapestrata compagnia: il pubblico del Grassi può vedere il palcoscenico e le quinte nello stesso momento, grazie alla precisa scenografia di Margherita Palli, e quindi assistere simultaneamente (in particolare dal secondo tempo in avanti) al doppio svolgimento della vicenda: ciò che accade dietro le quinte e ciò che la compagnia sta cercando di portare in scena. Tra i vari intoppi della serata dovuti all’anzianità di Lear e le bombe, che ad un certo punto mettono seriamente in discussione il proseguimento della serata, emergono anche le reali difficoltà che probabilmente ogni attore si trova ad affrontare: accettare la vecchiaia e quindi dover ammettere di non poter più continuare, rinunciando alla passione che lo porta a voler recitare anche in una notte di bombardamenti. Il quadro che traccia Harwood è chiaramente riferibile a tutti gli uomini: dallo sguardo di commiserazione dei colleghi più giovani, all’orgoglio eccessivo di Ronald, fino alla difficile posizione di Norman, il servo: che capisce la fine del suo compito con il tramontare definitivo della carriera di Ronald. E’ l’unico che lo conosce così bene, e che può avere ancora cara, nonostante tutto, la prosecuzione del suo lavoro, eppure è quello che lo stesso “porimoattore” considera con minore rispetto. Un “Servo di scena”, insomma, che traccia un preciso quadro dell’umanità, reale e mai tragico, in cui l’ironia ha anche uno spazio sotteso e sempre presente.
informazioni utili:
“Servo di scena”, di Ronald Harwood
produzione CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati
Piccolo Teatro Grassi, 29 novembre-11 dicembre
Orari: martedì e sabato, ore 19.30. Giovedì e venerdì, ore 20.30. Domenica e giovedì 8 dicembre, ore 16.
Durata: 2 ore cca più intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Info. www.piccoloteatro.org, 848800304
produzione CTB Teatro Stabile di Brescia e Teatro de Gli Incamminati
Piccolo Teatro Grassi, 29 novembre-11 dicembre
Orari: martedì e sabato, ore 19.30. Giovedì e venerdì, ore 20.30. Domenica e giovedì 8 dicembre, ore 16.
Durata: 2 ore cca più intervallo
Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro
Info. www.piccoloteatro.org, 848800304