7.8.NOVECENTO
Gran Mercato dell’Antico
Ventesima edizione, ModenaFiere
19 – 21 novembre 2010
comunicato stampa conclusivo
SUCCESSO A “7.8.NOVECENTO”, OLTRE 21.000 VISITATORI
Si chiude con un risultato positivo la ventesima edizione del “Gran Mercato dell’Antico”, la seconda kermesse più importante del calendario antiquario italiano. Su oltre 20.000 mq di superficie e con 400 espositori, la manifestazione modenese ha riconfermato di essere un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte antica. Molto apprezzata la novità 2010, l’angolo dedicato alla stampa e al libro antico, e il “Vintage Circus” – con capi e accessori d’antan – riproposto dopo il successo del 2009.
Modena, 21 novembre – Sono state più di 21.000 le persone che a oggi pomeriggio alle 15.00 hanno visitato gli stand del quartiere fieristico di Modena: è il bilancio più che positivo di 7.8.Novecento 2010, che si chiude a ModenaFiere. La manifestazione – il secondo appuntamento più importante d’Italia per numero di espositori – ha saputo mantenere vivo l’entusiasmo e l’interesse del pubblico per l’antiquariato, nonostante il momento di crisi.
Il “gran mercato dell’antico” – realizzato da studio Lobo in collaborazione con il Sindacato Mercanti d’Arte Antica di Modena, Ascom Confcommercio, impegnati in una rigorosa selezione degli espositori e dei pezzi in vendita, e sponsorizzato dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna – con i suoi 400 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, è un immenso scrigno di tesori, tutti da scoprire. Suppellettili, arredi, orologi, quadri, oggetti rari e introvabili: una vasta e variegata proposta che va dai pezzi antichi al modernariato, dagli oggetti da museo alla curiosità per il collezionista. Molto apprezzato dai visitatori dell’edizione 2010 il nuovo angolo dedicato alla stampa e al libro antico, mentre si è confermato il successo di “Vintage Circus”. L’area – con abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento sartoriali di pregio non griffati (tutti rigorosamente Vintage) – dopo il debutto del 2009, si è confermata un’attrazione forte, che anche quest’anno ha attirato un pubblico numeroso, soprattutto giovane.
Gli stand di questa ventesima edizione celavano tantissime curiosità: da segnalare ad esempio una particolare stufa pensata per sveltire i lavori nelle stirerie, dei primi dell’800, esposta da Angelo Piscopo. Si tratta di una sorta di curiosa caldaia, mantenuta sempre a temperatura, dove venivano appesi a scaldare i ferri da stiro, per essere subito pronti all’uso. E’ un oggetto molto raro e molto particolare che, grazie a questo speciale accorgimento, consentiva al calore di essere convogliato nel maggior numero possibile di ferri da stiro contemporaneamente, in modo da risparmiare molto tempo: una trovata assai ingegnosa se si pensa che risale a quasi due secoli fa!
E poi ancora tante le sorprese al “Vintage Circus”, con bellissimi pezzi d’antan come, tanto per citarne alcuni, i foulards di Maniavintage. Proveniente da Milano, l’espositrice di questo stand ha messo in mostra pezzi come “Napoleon”, un foulard firmato Hermes e datato 1963 – protagonista di numerose mostre tra cui una al Museo dell’Armee di Parigi e “Hermes: mito e bellezza”, svoltasi a Lucca – oppure foulard vintage di Gucci, come il bellissimo con soggetto natalizio disegnato da Acconero, oltre a bijoux d’epoca, come l’anello in oro e smalto “Royal Blue” – diamanti old cut su foglia d’argento e micro perle – risalente al periodo Georgiano (fine ‘700 – inizi ‘800), proveniente dall’Inghilterrra.
Molto apprezzato dagli espositori poi il servizio di sicurezza di Security Group che ha consentito di sventare un furto, tentato nel pomeriggio
Dal 19 al 21 novembre Modena ospita la ventesima edizione del Gran Mercato dell’Antico. La kermesse dedicata all’“introvabile altrove” ospita quest’anno un angolo dedicato alla stampa e al libro antico e ripropone un’intera area dedicata ad abiti e accessori vintage originali. Con i suoi 400 espositori la manifestazione è uno degli appuntamenti più importanti del settore a livello nazionale.
Dai pezzi da museo a quelli più recenti di art deco, lasciando spazio alle stampe antiche e agli abiti e accessori vintage che hanno fatto la storia della moda. La ventesima edizione di “7.8.Novecento”, in programma a ModenaFiere dal 19 al 21 novembre, è pronta a soddisfare le richieste del pubblico più esigente che per quattro giorni può riscoprire il fascino degli oggetti rari. La manifestazione è realizzata da studio Lobo in collaborazione con il Sindacato Mercanti d’Arte Antica di Modena, Ascom Confcommercio – impegnati in una rigorosa selezione degli espositori e dei pezzi in vendita – e sponsorizzato dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna. Anche per chi non frequenta abitualmente le botteghe d’antiquariato non mancherà l’occasione per stupirsi di fronte a curiosità del passato: arredi, suppellettili, dipinti, tessuti, pezzi d’arte extraeuropea e antichità per esterni. La kermesse, infatti, è come sempre molto variegata: 20.000 mq di esposizione articolati su due padiglioni della fiera, ospitano 400 antiquari italiani e stranieri.
7.8.Novecento, in occasione della sua XX edizione, compie una metamorfosi e raddoppia la sua formula espositiva, proponendo due aree distinte ma complementari. Da una parte, nel padiglione A, inaugura un sistema di presentazione ed esposizione agile e snello, grazie alla nuova formula “senza stand” che consente una visione d’insieme degli oggetti proposti: un intero padiglione si trasforma in una straordinaria wunderkammer, dove si può scovare, comprare e scambiare l’introvabile altrove. L’esposizione “no frills” (senza fronzoli) vuole essere una risposta alla crisi, fornendo un approccio più diretto e meno reverenziale tra acquirente e venditore. Dall’altra, gli eleganti stand del padiglione B che da sempre caratterizzano la kermesse, propongono una rassegna esclusiva dipinti, gioielli, tappeti e tessuti per immergersi in atmosfere d’altri tempi.
Grazie alla consueta giornata professionale (giovedì 18 novembre) dedicata allo scambio tra espositori e commercianti, la manifestazione è diventata un punto di riferimento non solo per neofiti, ma anche per gli operatori del settore.
Novità e riconferme: Vintage Circus e l’angolo della stampa e del libro antico
Una novità assoluta della ventesima edizione 7.8.Novecento è un angolo dedicato alla stampa e al libro antico. Operatori specializzati portano in fiera, in uno spazio appositamente riservato a loro, la migliore offerta nel campo del libro e della stampa antica: stampe classiche e d’autore, carte geografiche e vedutistiche, stampe decorative, libri classici, libri illustrati e libri del ‘900.
Dopo il successo dello scorso anno ritorna “Vintage Circus”: qui espositori da tutta Italia propongono abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento sartoriali di pregio non griffati: tutti rigorosamente Vintage. Passeggiando fra gli stand si possono scoprire autentiche chicche del passato da accostare a vestiti e accessori all’ultima moda.
7.8.Novecento: dove investire in arte antica
Il cuore pulsante della manifestazione rimane il Gran Mercato dell’Antico di 7.8.Novecento, che da 20 edizioni richiama migliaia di curiosi e collezionisti a caccia di tesori d’altri tempi. Tra le proposte più interessanti spicca la “Ballerina”, un acquerello di Amedeo Modigliani (Livorno 1884 – Parigi 1920), grande artista livornese scomparso giovanissimo. Se un tempo i quadri di Modigliani suscitavano scalpore per i loro tratti assolutamente inediti, oggi continuano a essere protagonisti della scena per le aggiudicazioni stellari nel mercato dell’arte: poche settimane fa, infatti, una sua tela è stata battuta da Sotheby’s a New York a 68,9 milioni di dollari, decretando un nuovo record mondiale assoluto per l’artista. Presenti anche due tele del futurista Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961), protagonista del Novecento italiano: “Sull’Amba Aradam sventola il tricolore” (1936, tempera e collage su carta) e “Tre figure” (1954, olio su tela). Il fascino e l’importanza del movimento, del dinamismo, della velocità, della tecnologia, ma anche l’orgoglio della conquista coloniale sono i concetti che caratterizzano queste opere. Tutti e tre i pezzi sono proposti dalla “Galleria Prospettive d’arte” di Milano.
Tutti i numeri di 7.8.Novecento
Sono 400 gli espositori che metteranno in mostra i loro 100 mila pezzi sui 20 mila metri quadrati di esposizione, mentre sono attesi circa 1.500 operatori del settore che affolleranno la giornata dedicata ai professionisti (giovedì 18 novembre). Anche per l’edizione 2010 si prevede un grande afflusso di pubblico: l’anno scorso i visitatori della fiera sono stati oltre 21 mila.
Il pubblico di 7.8.Novecento
L’identikit del visitatore emerge dall’indagine commissionata da studio Lobo e condotta in occasione dell’ultima edizione di 7.8.Novecento: per il 55% la visita è dettata dalla passione, mentre il 41% dall’opportunità di fare un buon affare: la maggior parte dei visitatori, dunque, è appassionata di antichità alla ricerca di occasioni, con una reale propensione all’acquisto. Il 42% ha più di 50 anni, il 24% fra i 41 e i 50, il 17% da 31 a 40, il 16% da 19 a 30 anni e l’1% fino a 18 anni. Il 35% ha acquistato prodotti in fiera e altissima è la percentuale di chi ha già visitato la mostra nelle passate edizioni; il pubblico di 7.8.Novecento è infatti fedelissimo alla manifestazione: oltre il 94% dei visitatori ritorna a ogni edizione, a conferma dell’interesse per le proposte degli espositori.
7.8.NOVECENTO RISCOPRE IL FASCINO DELLE STAMPE E DEI LIBRI ANTICHI
un’area dedicata alle stampe classiche e d’autore. Dal libro antico a quello illustrato.
La manifestazione propone per la prima volta un angolo dedicato alle stampe e al libro antico. Da Dürer a Rembrandt, da Bartolozzi a Fattori, da vedute classiche a cartine geografiche: un viaggio nella storia della stampa, dalle origini ai giorni nostri. Tra le proposte un’edizione settecentesca de “La secchia rapita” del Tassoni
E’ nel Quattrocento, in Germania, che l’invenzione della stampa, dell’incisione e della xilografia per la prima volta forniscono all’uomo la possibilità di diffondere le proprie idee in tutto il mondo. A questa “rivoluzione” 7.8.Novencento dedica per al prima volta uno spazio apposito: è l’angolo della stampa e del libro antico, dove il visitatore può trovare libri, ma soprattutto stampe antiche dal ‘500 al ‘900, grazie a una selezione di espositori che propongono il meglio del settore.
Dürer, Rembrandt, gli artisti Fiamminghi, ma anche gli italiani Stefano Della Bella, Francesco Bartolozzi, fino ad arrivare a Giovanni Fattori: sono solo alcuni dei nomi importanti che firmano le stampe classiche e decorative, ma anche le vedute e le carte geografiche proposte. “Questa nuova sezione di 7.8.Novecento fornisce ai visitatori un’occasione unica – sottolinea Simone Vallerini, coordinatore della nuova area – Qui possono apprezzare un nucleo importante di grafiche e libri antichi proposti da prestigiose gallerie e commercianti che presentano il meglio delle loro collezioni. La qualità delle opere presentate è elevata, ma non mancano proposte per tutte le tasche: mi auguro che questa iniziativa fornisca una spinta propulsiva anche alle prossime edizioni e sia di richiamo per altri espositori”.
Tra le proposte poi, ne spicca una tutta modenese. “La Secchia Rapita, poema di nuova spezie inventata dal Tassone, contiene una impresa mezza eroica e mezza civile, fondata su l’istoria della guerra, che passò tra i Bolognesi e i Modanesi al tempo dell’imperador Federico Secondo”: si tratta di un’edizione molto pregiata de “La secchia rapita”, il poema “eroicomico” scritto da Alessandro Tassoni nella prima metà del ‘600, di cui abbiamo riportato l’incipit. L’edizione – un volume molto elegante, inciso sul rame all’acquaforte – risale al 1744 ed è stata stampata a Modena: è la più completa esistente. Questa rarità si può trovare presso lo stand dell’espositore modenese Siro Leonelli, titolare dello studio d’arte La Darsena.
A 7.8.NOVECENTO TORNA LA MODA SEMPREVERDE DI “VINTAGE CIRCUS”
un’intera area dedicata all’abbigliamento e agli accessori vintage
Dopo il successo dello scorso anno, 7.8.Novecento ripropone a ModenaFiere “Vintage Circus”, un’intera sezione dedicata ad abiti e accessori vintage originali. Trench Burberry, tailleur Chanel, borsette Hermès direttamente dagli anni ’60 e persino abiti delle sorelle Fontana, che hanno segnato la storia del pret-à-porter: uno stile fatto di storia e di emozioni
L’abbigliamento vintage – abiti usati o nuovi purché appartenenti al passato – è sempre più di moda: a questo mondo retrò ma sempre attuale è dedicata l’area “Vintage Circus” di 7.8.Novecento. Dopo il debutto dello scorso anno, che ha riscosso un grande successo da parte dei visitatori, tornano gli espositori provenienti da tutta Italia che propongono il meglio delle loro ricerche: vestiti e accessori dagli anni ’50 ai primi anni ’80.
Tutto il settore è in forte espansione: lanciato dagli stilisti sulle passerelle, amato dai divi del cinema, lo stile vintage appassiona tantissimi amanti della moda che, passeggiando fra gli stand di “Vintage Circus”, possono scoprire autentiche chicche del passato da mischiare con abiti e accessori all’ultima moda. Perché è proprio questa la filosofia del vintage, dove antico e moderno si fondono dando vita a uno stile assolutamente originale. “I capi vintage sono affascinanti perché spesso hanno una storia gloriosa – spiega Chiara Munari di No logo – e, dopo essere stati messi da parte, vengono riscoperti e selezionati per poter essere nuovamente indossati o semplicemente collezionati”.
In questa sezione si trovano abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento sartoriali di pregio non griffati: tutti, però, rigorosamente Vintage. Trench Burberry, tailleur Chanel, borsette Hermès direttamente dagli anni ’60 e persino abiti delle sorelle Fontana, che hanno segnato la storia del pret-à-porter. Il termine, coniato inizialmente in Francia per i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori, è poi stato esportato in Gran Bretagna e applicato al mondo della moda. Non è sinonimo di “vecchio” o “usato”, piuttosto di pezzo unico che racconta la storia di un periodo: per Vintage si intende infatti un oggetto prodotto dagli anni ’50 agli anni ’80 che per le sue qualità è diventato cult. Lanciato dagli stilisti sulle passerelle, amato dai divi del cinema, lo stile vintage appassiona tantissimi amanti della moda. “Lo stile vintage è molto divertente perché permette di abbinare oggetti vecchi con le ultime novità in fatto di moda. Perché un abito sia definito vintage, però, non è necessario che sia di seconda mano, né che sia firmato, è sufficiente che appartenga al passato e rappresenti un momento storico ben definito, compreso tra gli anni ’50 e i primi anni ’80 del ‘900. Il vintage in fondo – conclude Munari – è molto più uno stile che una moda, perché è fatto anche di emozioni, ricordi, cultura e storia”.
Nello stand di No logo oltre agli abiti c’è posto anche per bellissime borse: come quella in pelle di iguana anni ’50 o in pelle multicolor di “Coquette” anni ’70, di cui in negozio è visitabile un archivio storico con 450 pezzi e, come se non bastasse, anche di oltre 800 vestiti. Tra questi a 7.8.Novecento è possibile acquistare, tanto per citarne un paio, una giacca di Moschino prima linea, della seconda metà degli anni ’80, oppure un tailleur di Ungaro, sempre degli anni ’80, composto da giacca e gonna.
C’è persino chi è specializzato in foulards d’epoca, come “Venturino Vintage” di Asti: le sorelle Venturino propongono straordinari foulards storici – dagli anni ’20 agli anni ’70 – delle firme più prestigiose, come Hermes, Chanel, Gucci, ma anche curiosi foulards per uomini, un genere che non si trova con molta facilità. In esposizione ci sono poi storici foulards disegnati da artisti del ‘900, come quelli realizzati da Piero Fornasetti, designer degli anni ’50 caratterizzati dagli inconfondibili disegni al tratto e dal particolare gusto calligrafico, che vengono resi ancor più luminosi dal supporto serico.
Nome simile ma diversa specializzazione per Silvana Venturini e la sua prestigiosa bigiotteria americana del’900: dal liberty, allo stile Decò, agli anni’40. Quelli in mostra sono tutti pezzi prodotti negli Stati Uniti da nomi importanti come Schiapparelli, Trifari, Hobè, Coro, Eisenberg, immigrati dall’Europa ai primi del ‘900, che hanno fatto fortuna realizzando bijoux ispirati ai preziosi gioielli delle celebri star di Hollywood e, successivamente, negli anni ’60, a quelli delle first lady americane.
A Vintage Circus si possono trovare persino abiti ideati appositamente per il mondo dello spettacolo. Le costumiste modenesi Francesca e Roberta Vecchi lavorano per cinema, teatro e televisione e hanno vestito – tra gli altri – i protagonisti dei film di Luciano Ligabue “Radiofreccia” e “Da zero a dieci”, ma anche Margherita Buy nel film “Lo Spazio Bianco” di Francesca Comencini. Le sorelle Vecchi sono delle vere esperte di abiti vintage e ricercati: curarano seminari sui costumi nel cinema per la Scuola Holden di Torino in collaborazione con Fandango Film.
Principalmente dedicato agli occhiali da sole d’annata, invece, lo stand di Laura Botti di Piacenza: centinaia di occhiali dagli anni Sessanta fino ai Novanta, alcuni firmati, altri introvabili, con lenti grandi, grandissime. Tonde o squadrate. Scenografici alla Elton John oppure tondi e rosa alla John Lennon. Sono in vendita marche prestigiose quali Dior, Cartier, Ray Ban, Persol, Silhouette, tutti occhiali rigorosamente originali e mai indossati. Tra le proposte anche una selezione di marchi italiani che hanno segnato la storia del design del nostro paese, come Saphira e Zagato, Occhiali di Kador, Piave, Galileo: aziende italiane attive dagli anni ‘60, che oggi non esistono più e, proprio per questo, i cui prodotti rimasti sono sempre più rari e ricercati. Ma le proposte della Botti non finiscono qui: a Vintage Circus in mostra e acquistabili anche altri occhiali di designer importanti, come l’austriaco Serge Kirchhofer o occhiali Casanova, una chicca del design Italiano.
INFORMAZIONI UTILI:
7.8.Novecento
19 – 21 novembre 2010
Dove: Quartiere Fieristico di Modena
Modena Esposizioni
viale Virgilio 70/90
orario: continuato, dalle 10 alle 20
biglietto: intero è di 10 euro
www.7-8novecento.it
ASCOM Confcommercio Modena
Sindacato Autonomo Mercanti d’Arte Antica Modenesi
ModenaFiere
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