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Ultrabody

Il tema è il corpo umano. E gli utensili che sono stati inventati da designer e artisti per aiutare l’uomo nei lavori domestici.  Per creare una relazione tra l’essere umano e l’oggetto, relazione che può anche non avere alcuna funzione e scopo reale.  “Ultrabody-208 opere tra arte e Design”, a cura di Beppe Finessi, è il titolo della mostra-percorso visitabile dal 19 aprile al 17 giugno al Castello Sforzesco di Milano e che illustra il tema del corpo e gli oggetti che l’uomo ha creato per sé. In occasione della settimana del design milanese, il Casva-Centro di Alti Studi sulle Arti Visive del Comune di Milano, che conserva al suo interno archivi di notevole importanza per studio e cultura, ha messo a disposizione il materiale presente nell’Archivio dell’Architetto Luciano Baldessarri, quello di Architettura e Industrial Design De Pas- D’Urbino- Lomazzi, e quello di Industrial Design e Grafica Roberto Sambonet. Il risultato sono più di duecento opere raccolte nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco, a formare un percorso sul tema l’uomo e l’oggetto organizzato in tre grandi gruppi tematici: Alludere al Corpo, Assecondare il Corpo e Superare il Corpo. Se il primo nucleo comprende oggetti che riprendono la fisionomia umana quasi con spirito di ironia o provocazione (come la seggiola con schienale antropomorfo di Gaetano Pesce, o i cavatappi in forma di autoritratto “Alessandro M.”, di Alessandro Mendini), il secondo, “Assecondare il Corpo”, contiene lavori che suggeriscono nuove possibilità di relazione tra gli oggetti e il corpo: il bicchiere per bere e fumare contemporaneamente (Smoke”, di Joe Colombo), o la sedia “Chairless” di Alejandro Aravena, che diventa un semplice nastro per sedersi per terra, fino all’anello/segnalibro “. Infine il terzo nucleo di opere in mostra, “Superare il Corpo”, ospita i progetti e le opere di maggiore sperimentazione, come la doppia scarpa per saltare a piedi uniti di Anselmo Tumpic. A dispetto di ciò che potrebbe sembrare da questa iniziale descrizione della mostra, non si tratta di un percorso scandito o rigido: tutte e tre le sezioni sono comunicanti, nel senso che fanno parte di uno stesso tragitto, con una meta finale ben stabilita. Il percorso immaginato da Beppe Finessi, infatti, vuole portare il visitatore a superare il dualismo corpo-oggetto: lo spazio è sospeso, buio, e facilita la nascita di un dialogo tra l’uomo e ciò che sta vedendo via via più stretto, finchè non è quasi più la funzione specifica dell’oggetto ad interessare, ma solo il camminare in quest’ambiente suggestivo in un rapporto sempre più virtuale tra la persona e lo spazio.
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SCHEDA TECNICA
“Ultrabody, 208 opere tra Arte e Design”
Castello Sforzesco, Milano
19 aprile-17 giugno
a cura di Beppe Finessi
Orari: martedì-domenica, ore 9-17.30
Durante il Salone del Mobile (19-22 aprile), la mostra rimarrà aperta fino alle 23 a ingresso gratuito
Biglietti: intero, 8 euro. Ridotto, 6. Gratuito fino ai 12 anni.

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