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La scomparsa di Remo Remotti, cantore e simbolo di Roma

È morto a Roma all’età di 90 anni Remo Remotti: artista poliedrico, poeta, attore, pittore, scultore, umorista; cantore e simbolo della città eterna.remo remotti

Il decesso è avvenuto al Policlinico Gemelli di Roma, dove Remo Remotti era ricoverato dal 18 giugno scorso a causa di una grave malattia ematologica che ne ha determinato la morte

L’infanzia e la gioventù di Remo Remotti sono state vissute negli anni del Fascismo, una volta laureatosi in legge era scappato in Sudamerica -nel 1951- dove aveva vissuto per sette anni. In quegli anni Remotti aveva viaggiato e lavorato ovunque: nei cimiteri americani di guerra nel 1948, come tassista in Perù, operaio in Germania, funzionario di una ditta farmaceutica a Milano, pittore, attore, poeta e scrittore umoristico. Per tre volte è stato ricoverato in clinica psichiatrica e per due volte è stato sposato, con due donne che si chiamavano Luisa. Lascia una figlia nata quando aveva 64 anni.

Alessandro Gassmann ricorda così Remo Remotti, simbolo di Roma, in un tweet: «Ciao Remo Remotti,te ne sei andato da sta Roma…»remo remotti

Il cantore dell’Urbe, Amato e chiamato per i propri film da Moretti -fece lo psicanalista in Sogni d’oro- come da Scola o Bellocchio, ma anche da Coppola che lo volle nel suo Padrino III, e con una lunga carriera in teatro, specie nelle cantine romane, dall’Alberico all’Orologio.

remo remotti

«La scomparsa di Remo Remotti – ha dichiarato il ministro di Beni culturali e Turismo Dario Franceschinipriva il nostro paese di un artista poliedrico e vivace: attore, scrittore, cantante e poeta romanesco che nel corso della sua vita ha avuto il privilegio di lavorare con i maggiori registi italiani in film originali e di grande successo. Indimenticabile la sua canzone ‘Mamma Roma addio’ amata da intere generazioni che è subito diventata inno dell’anticonformismo».

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