Successo per le vendite di settembre di Wannenes. I gioielli provenienti da fallimenti Giannini Toniolo Boldi e Cafiso ed altre proprietà, gli arredi dalle collezioni di Salvatore Iermano e Giuseppe Tirenna e una raccolta di maioliche meridionali dal XVI al XIX secolo hanno tutte registrato un grande interesse di pubblico.
Rispettivamente 100% del venduto per lotto e 306.2% per valore per i gioielli e un totale di 525.189 euro, l’82.4% per lotti e il 172.1% per valore per gli arredi e le arti decorative; le maioliche meridionali e le altre proprietà di ceramiche hanno spuntato l’88% di venduto per lotti e il 270% per valore. L’insieme dei tre giorni di tornate d’asta ha totalizzato 2.407.614 euro con un 91.6% per lotti e un 190.3% per valore.
Si tratta di un risultato notevole, nato da una strategia che coniuga competenza, passione e attenzione verso le esigenze del cliente, in un rapporto consolidato di fiducia reciproca.
Entrando più nel dettaglio, guanti bianchi e sold out per il dipartimento dei Gioielli dove le pietre sciolte hanno primeggiato, con diamanti di varie forme e tagli per un peso stimato di carati 465,43 e di 263,20 esitati rispettivamente a 80.600 (lotto 23) e 47.120 euro (lotto 566). Buoni risultati per una bella collana in oro bianco e diamanti a maglie rettangolari di carati 10,00 che è stata esitata a 9.300 euro (lotto 611) e per un bracciale in oro bianco e diamanti con motivi a stella di carati 5,20 a 3.968 euro (lotto 619).
L’asta degli arredi si componeva di due sezioni: la prima, più corposa, comprendeva oltre quattrocento lotti provenienti dalla collezione dell’antiquario napoletano Salvatore Iermano che ha fatto registrare una percentuale per lotti del 97.2% e per valore del 77.2%; la seconda, di poco più di novanta lotti, dedicata alle proprietà del palermitano Giuseppe Tirenna, che ha ottenuto un 93% di venduto per lotti e un 240.3% per valore.
Il raro e raffinato corpus di oggetti di corallo trapanese Tirenna comprendeva il top lot dell’asta, una splendida coppia di candelieri da altare in rame dorato e corallo del XVII secolo battuti a 297.600 euro (lotto 1282), seguito da un busto di ambra raffigurante probabilmente un imperatore romano, ornato da tre cammei alla base esitato a 49.600 euro (lotto 1285), e da un capezzale trapanese del XVII secolo in rame, corallo e madreperla a forma ottagonale con al centro l’immagine dell’Immacolata aggiudicato a 43.400 euro (lotto 1284).
Tra le opere appartenenti alla collezione Iermano, ricordiamo l’importante tavolo da centro impiallacciato in ebano, legni vari, avorio, madreperla, interamente intarsiato con motivi naturalistici e, sul piano, con una figura femminile trainata da un carro, realizzata dai fiorentini Luigi e Angiolo Falcini nel 1850-1855 circa, che ha raggiunto 32.240 euro (lotto 1025), ed il cassettone genovese a ribalta in legno violetto del XVII secolo, con intarsi a cuore, battuto a 29.760 euro (lotto 853). Infine un piatto in maiolica istoriata della bottega di Guido da Merlino, appartenente alla collezione Tirenna, ha ottenuto 11.160 euro (lotto 1286).
La sezione delle maioliche e porcellane offerte da Wannenes ha raggiunto il 75.8% di venduto per lotti e del 213.2% per valore. Tra le opere provenienti dalla già citata collezione di maioliche meridionali un vaso ovoidale della fornace di Sciacca del XVI-XVII secolo decorato con la figura Maria Maddalena è stato battuto a 10.540 euro (lotto 1319) mentre un esemplare della stessa provenienza, datato 1593 e raffigurante la figura di una Santa Martire, ha raggiunto i 9.920 euro (lotto 1317) ed un albarello in maiolica policroma di Sciacca o Napoli del XVI-XVII secolo decorato a losanghe e motivi stilizzati, è stato aggiudicato a 8.060 euro (lotto 1301).
Altri buoni risultati per un elegante servizio in porcellana della manifattura Sevrés databile al 1831-1834, aggiudicato a 6.820 euro, per due importanti piatti in porcellana bianca e blu della manifattura Ginori a Doccia (1745-1750 circa), battuti a 3.968 euro (lotto 1396), ed infine per un grande piatto in maiolica policroma della manifattura di Castelli, ambito di Francesco Antonio Grue del 1736-1745 circa, raffigurante una scena di velieri in rada, esitato a 2.728 euro.
ASTE WANNENES:
21/22/23 SETTEMBRE 2015, GENOVA