Qualche tempo fa la casa editrice tedesca teNeues ha proposto a uno dei più grandi fotografi paesaggisti del nostro tempo, Josef Hoflehner, di pubblicare una serie di volumi fotografici. Il primo nato da questa felice intesa s’intitola Retrospective 1975-2015 disponibile negli scaffali delle librerie, o almeno di quelle online, dal mese di Settembre. Si tratta di una raccolta che presenta circa duecento immagini in bianco e nero, tra le più significative della produzione del fotografo austriaco, scattate nell’arco di quarantanni.
Josef Hoflehner, classe 1955, compra la sua prima macchina fotografica a 20 anni e da quel momento non se ne staccherà più. La sua carriera inizia in uno studio fotografico come fotografo d’interni, ma ben presto la passione ha il sopravvento sul mestiere e così, intorno agli anni Novanta, Josef Hoflehner abbandona lo studio per dedicarsi totalmente ai suoi progetti personali in giro per il mondo. Una decisione che l’ha portato lontano, rendendolo uno dei massimi esponenti della fotografia fine art e di paesaggio nel mondo, come attestano i tanti riconoscimenti attribuitigli tra i quali il Nature Photographer dell’anno nel 2007 e la nomina come uno dei 10 migliori artisti contemporanei austriaci nel 2014.
Sfogliando Retrospective 1975-2015, possiamo apprezzare appieno la poetica di Josef Hoflehner, fatta innanzitutto di pazienti attese che si traducono in una spasmodica ricerca della luce e delle condizioni meteo ottimali necessarie per ottenere lo scatto che ha in mente. A volte gli occorrono giorni, in altri casi un istante. La particolare cura che riserva alle sue fotografie risalta anche sotto il profilo compositivo, caratterizzato da un efficace minimalismo e da un equilibrio estetico ricercato e studiato ben prima dello scatto.
La pulizia dell’immagine è esaltata inoltre tanto dall’uso del bianco e nero, che sembra conferire una sorta di tratto grafico e astratto agli scenari, quanto da quello della lunga esposizione. Il risultato è un fotogramma che trattiene e restituisce tutte le sensazioni e gli stati d’animo che gli elementi presenti nella scena, come l’acqua di un corso di un fiume, la nebbia che si espande lenta, la neve, suscitano in un preciso momento, creando un punto di vista del tutto particolare.
Josef Hoflehner avvince l’osservatore perché lo conduce in un viaggio intorno al mondo in cui la scoperta non è la sola bellezza estetica dei paesaggi che riempiono l’obiettivo della sua macchina, bensì una nuova visione degli stessi. Attraverso le sue fotografie, scopriamo che esiste un mondo che possiamo contemplare senza essere travolti da folle frenetiche né frastornati da rumori assordanti. Nessun pedante disturbo s’intrometterà in quel silenzio assorto che traspare dalle sue immagini, nel quale possiamo concederci di immergerci ad occhi chiusi per riaprirli di colpo su una distesa di luci che fanno assomigliare New York a un grande rogo che si consuma nel buio.
Con lo stesso sguardo contemplativo l’autore non manca inoltre di raccontare le contraddizioni che spesso caratterizzano i luoghi in cui viviamo. Nella presente raccolta ritroviamo infatti anche le immagini tratte da “Jet Airliner”, una serie di foto scattate sulla spiaggia di Maho Beach sull’isola di St. Maarten, nei Caraibi, situata accanto alla pista di un aeroporto, che ritraggono il surreale spettacolo degli aerei che sfiorano le teste dei bagnanti durante i decolli e gli atterraggi.
Tra i tanti lavori riproposti in questa bellissima retrospettiva, oltre al già citato “Jet Airliner”, ricordiamo “Nine 9“, “China“, “Iceland“, “Unleashed 3“, che in questa nuova veste ci offrono ancora una volta l’imperdibile opportunità di conoscere l’opera di questo importante e straordinario fotografo.