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Un ponte sul Lago d’Iseo. Presentato il progetto di Christo

Dopo l’annuncio ufficiale dello scorso aprile, qualche giorno fa l’artista bulgaro Christo (Vladimirov Yavachev Christo), noto al mondo per i suoi impacchettamenti in tessuto di oggetti e monumenti, ha presentato  il progetto “The Floating Piers” a Iseo,  dove si trova per seguire i lavori dell’installazione che a giugno collegherà Sulzano a Monte Isola.

CHRISTO PROGETTO 2016
Con questo intervento l’artista torna in Italia dopo 40 anni  con la volontà di reinterpretare il Lago di Iseo dove interverrà con un lungo tessuto giallo cangiante ricoprendo ben 70mila metri quadrati: sarà infatti formato da 200mila cubi in polietilene ad alta densità, un materiale molto leggero dalla elevata resistenza all’acqua, agli agenti chimici e alle soluzioni saline e acide.

Un ponte di 3 km immenso, fluttuante, rivestito di un tessuto che a giugno 2016 per 16 giorni collegherà isole e terraferma con passarelle fissate sul fondale con 200 ancore.

Christo e Germano Celant, curatore del progetto, hanno dichiarato che tutti i componenti rispetteranno l’impatto ambientale, perché verranno rimossi dopo il periodo espositivo e dismessi mediante un processo industriale di riciclaggio. Il progetto consiste in un collegamento, costituito da un sistema modulare di pontili galleggianti (larghi 16 metri e alti 50 centimetri), che darà la possibilità ai pedoni di fluttuare sul lago “facendosi cullare proprio dal movimento delle onde”, da cui il nome dell’opera che “si esprime da sola”. L’installazione ha richiesto difficili procedure burocratiche e permessi ancora in divenire, ed è interamente finanziato dalla vendita delle opere di Christo.

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Christo ha dichiarato: “Si potrà percorrere in totale libertà il pontile, nella sua intera lunghezza, senza limitazioni, non ci sarà un solo accesso vincolato o una direzione da seguire…”

Non più impacchettamenti di vestigia o monumenti storici, bensì un progetto che ”ha origini lontane”, ma realizzato in soli due anni, un progetto nato con Jean Claude (la moglie deceduta nel 2009), ”Per ogni cosa – dice Christo – ci chiediamo cosa ne penserebbe Jeanne Claude, mi manca molto, era lei la voce critica”, ma i disegni del progetto sono i suoi, quelli che vende per poi poter finanziare e realizzare il sogno comune.

Per i ponti modulari e fluttuanti del lago d’Iseo, l’artista ha messo insieme 10 milioni di euro, ma in realtà non sa quanto, a installazione finita, verrà a costare il progetto. E’ la prima volta che Christo riesce a fare il sistema di pontili, anche se  un tentativo l’aveva già fatto in Argentina e in Giappone, ma non riuscirono a ottenere i permessi. Ed ecco che la scelta ricade sull’Italia, i sopralluoghi sui laghi: il Maggiore, il Garda, di Como… ma è il lago d’Iseo a rivelarsi ”il più entusiasmante”.

Christo invita chiunque, dai 18 ai 90 anni, a lavorare al progetto per la realizzazione dei cubi o tagliare e cucire la stoffa non essendo richiesta una specializzazione specifica, mentre è richiesta per chi andrà a posizionare le ancore (in acciaio riciclabile) sui fondali.
Un nuovo visionario sogno si avvera.

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www.christojeanneclaude.net

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2 Commenti

  • Sarà interessante scoprire come le autorità competenti coadiuveranno questa iniziativa;la provocazione stà nel far capire che è arte anche il permettere la fruizione di beni naturali che fanno parte del patrimonio culturale Italiano. L’importanza del punto di vista, inteso come posizione dell’osservatore è l’elemento più importante della fruizione dell’arte, senza il quale non sarebbe possibile apprezzarla.

    • Credo che bisogna tralasciare le autorita’e bisogna incentivare il principio innovativo dell’effimero:mezzo che permette a tutti di convivere con l’arte in quanto essenza dell’essere.

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