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Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim a Palazzo Strozzi

Mark Rothko, Firenze, Palazzo Strozzi Mark Rothko (Marcus Rothkowitz; Dvinsk 1903-New York 1970) Senza titolo (Rosso), 1968. Venezia, Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012
Jackson Pollock (Cody 1912- East Hampton 1956) Sentieri ondulati, 1947, olio su masonite, cm 114 x 86. Roma, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Donazione Peggy Guggenheim, 1950, 4554 © Pollock-Krasner Foundation / Artists Rights Society, ARS, New York, by SIAE 2016
Jackson Pollock (Cody 1912- East Hampton 1956) Sentieri
ondulati, 1947, olio su masonite, cm 114 x 86. Roma, Galleria
Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Donazione Peggy
Guggenheim, 1950, 4554
© Pollock-Krasner Foundation / Artists Rights Society, ARS, New
York, by SIAE 2016

Dalle Avanguardie storiche alla Pop Art, la collezione d’arte della famiglia più famosa del secolo scorso è protagonista a Palazzo Strozzi con la mostra Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim. Direttamente da New York e Venezia, dal 19 marzo, le opere dei giganti che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea approderanno nelle sale del rinascimentale palazzo fiorentino.

A cura di Luca Massimo Barbero – in collaborazione con la Fondazione Palazzo Strozzi e la Solomon R. Guggenheim di New York la mostra racconta in 8 sale, gli sviluppi dell’arte internazionale attraverso gli artisti europei e americani più conosciuti e apprezzati dalla famiglia Guggenheim: da Marcel Duchamp a Max Ernst passando per Paul Klee e Constantin Brancusi.

Vasilij Vasil'evič Kandinskij, Palazzo Strozzi, Firenze
Vasilij Vasil’evič Kandinskij (Mosca 1866-Neuilly-sur-Seine 1944) Dominant Curve, aprile 1936, New York, Solomon R. Guggenheim Museum

La rassegna fiorentina Da Kandinsky a Pollock, porta indietro nel tempo, negli anni del secondo dopoguerra: da poco rientrata dagli Stati Uniti, nel febbraio del 1949, Peggy Guggenheim si reca a Firenze per presentare (proprio a Palazzo Strozzi) la sua collezione, prima di stabilirla in via definitiva nel famoso palazzo Venier dei Leoni sul Canal Grande, nel quale tutt’ora si trova.

A dare il via al percorso espositivo sono le opere e le storiche fotografie a testimonianza della genialità espositiva dei due Guggenheim: da un lato l’imponente museo newyorkese realizzato dall’architetto Frank Lloyd Wright alla fine degli anni ‘50 del Novecento; dall’altro, Art of This Century, l’avanguardista galleria-museo progettata nel 1942 da Friederick Kiesler nella 57a strada a New York.

Paul Klee (Münchenbuchsee 1879-Muralto-Locarno 1940) Ritratto di Frau P. nel Sud, 1924, disegno ad acquerello e ricalco a olio su carta montata su tavola dipinta a guazzo, cm 42,5 x 31, compresa la montatura. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim,
Paul Klee (Münchenbuchsee 1879-Muralto-Locarno 1940)
Ritratto di Frau P. nel Sud, 1924, disegno ad acquerello e ricalco a
olio su carta montata su tavola dipinta a guazzo, cm 42,5 x 31,
compresa la montatura. Venezia, Collezione Peggy Guggenheim

La mostra prosegue all’insegna dell’arte surrealista, uno dei movimenti più amati da Peggy Guggenheim e che contribuì a far conoscere in tutto il mondo; opere quali Il sole nel suo portagioie – olio su tela del francese Yves Tanguy – rappresentò l’ingresso del Surrealismo nella carriera artistica della giovane americana, ancora prima di dare corpo alla sua collezione. Tra i surrealisti anche Max Ernst con Il bacio. L’opera dell’artista tedesco – secondo marito di Peggy Guggenheim, seppur per un brevissimo periodo – si presenta come emblema della rappresentazione della sessualità disinibita attraverso la tela.

Marcel Duchamp L.H.O.O.Q. da Boîte en-valise, 1941. Venezia, Peggy Guggenheim Collection © Succession Marcel Duchamp, by SIAE 2016
Marcel Duchamp
L.H.O.O.Q. da Boîte en-valise, 1941. Venezia, Peggy Guggenheim
Collection
© Succession Marcel Duchamp, by SIAE 2016

Tra i grandi artisti che hanno fatto la storia dei Guggenheim, non può mancare Jackson Pollock che proprio in Peggy trovò la sua massima sostenitrice grazie alla quale raggiunse le vette più alte con l’Action Painting. Mentre a continuare l’Espressionismo Astratto americano sono figure come Willem de Kooning con le sue opere libere da condizionamenti dove le immagini femminili (predilette dall’artista di Rotterdam) vengono smaterializzate sulla tela, l’Italia vede avanzare figure come Lucio Fontana ed Emilio Vedova e, negli stessi anni, la Francia da spazio all’esperienza materica dell’Art brut con Jean Dubuffet.

Mark Rothko, Firenze, Palazzo Strozzi
Mark Rothko (Marcus Rothkowitz; Dvinsk 1903-New York 1970) Senza titolo (Rosso), 1968. Venezia, Fondazione Solomon R. Guggenheim, Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof, lascito Hannelore B. Schulhof, 2012

Esaurita la potenza innovativa dell’Espressionismo Astratto, la ricerca degli artisti americani nel corso degli anni ‘60 verte su una pittura che diviene azione mentale; schemi geometrici dove la stesura del colore da vita a opere quasi impersonali, è il risultato di quella che è stata definita Color-Field e Post Painterly Abstraction. Dal Guggenheim di New York è Canal di Helen Frankenthaler mentre dal museo veneziano arriva Miscuglio di grigio di Frank Stella.

Un’intera sala è dedicata all’opera di Mark Rothko, artista fuori da qualsivoglia etichetta o categorizzazione pittorica e tra i più apprezzati della storia dell’arte contemporanea.

A concludere l’allestimento nelle sale della Strozzina sono i grandi nomi della fine degli anni ‘60 tra i quali spiccano Cy Twombly, Ellsworth Kelly, Lucio Fontana e la scultrice inglese Barbara Hepworth. E direttamente da New York, la grande tela Preparativi firmata da Roy Lichtenstein segna idealmente la fine della fervida stagione dei collezionisti dei giganti dell’Arte Contemporanea.

Paul Delvaux (Antheit 1897-Furnes 1994) L'aurora, 1937
Paul Delvaux (Antheit 1897-Furnes 1994) L’aurora, 1937

INFORMAZIONI UTILI

Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim

Palazzo Strozzi, Firenze

19 marzo – 24 luglio

Tutti i giorni inclusi i festivi 10.00-20.00
Giovedì: 10.00-23.00

Biglietti:
Intero € 12,00
Ridotto e gruppi € 9,50 e € 4,00
Costo prevendita a biglietto (escluso scuole) € 1,00

Tel +39 055 2645155

www.palazzostrozzi.org

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3 Commenti

  • Davvero bella questa mostra! Nel bookshop di Palazzo Strozzi troverete anche alcuni dei gadget che abbiamo creato per l’occasione 🙂
    A questo link un approfondimento: http://blog.sadesign.it/kandinsky-gadget/

    • Gentile Signora Annalisa, nel bookshop di Palazzo Strozzi in occasione della mostra Da Kandinsky a Pollock, abbiamo scelto un foulard di seta a 68 euro, invece ci è stata venduta una bandana per la stessa cifra. Vorremmo che ci fosse sostituito il prodotto scelto in cambio di quello consegnatoci. La ringrazio in anticipo per la disponibilità ed aspetto suo riscontro.

      • Buongiorno Rossana,
        mi dispiace per l’accaduto. Purtroppo però non gestiamo direttamente il bookshop, ma creiamo per loro solo alcuni dei gadget che sono venduti al suo interno. I foulard, ad esempio, non sono di nostra produzione.
        Per risolvere il suo problema, dovrebbe rivolgersi direttamente al bookshop del museo. Sperando di esserle stata d’aiuto, le auguro una buona giornata. Annalisa

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