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Addio al grande sax di Gato Barbieri

gato barbieri - ArtsLife

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Ci ha lasciato a 83 anni Gato Barbieri, grande e amatissimo sassofonista latin jazz. celebre soprattutto per la colonna sonora di “Ultimo tango a Parigi” ma anche, nel nostro Paese, per le diverse collaborazioni con cantautori tra cui Pino Daniele e Antonello Venditti. La causa della morte è stata una polmonite, ha precisato la moglie Laura.

Nato in Argentina, Barbieri ha registrato 35 album tra il 1967 e 1982 e ha vinto un Grammy nel 73 per Ultimo Tango. La sua colonna sonora per il film di Bernardo Bertolucci fu uno dei tratti caratteristici del noto film che fece scalpore nel 1972. E fu proprio il film interpretato da Marlon Brando e Maria Schneider a dargli fama mondiale.

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Figlio di un carpentiere con la passione per il violino, studia clarinetto, sassofono e composizione a Buenos Aires. Nel 1953 entra a far parte dell’orchestra di Lalo Schifrin e si dedica completamente al sax tenore. Nel 1962 si trasferisce a Roma dove registra per il giovane arrangiatore Ennio Morricone l’assolo in “Sapore di sale” di Gino Paoli e nel 1967 è a Milano, dopo una parentesi a New York con Don Cherry, dove partecipa alla registrazione dell’album Nuovi sentimenti di Giorgio Gaslini. Ha collaborato con il Maestro Piero Umiliani prendendo parte alla colonna sonora dei film Una bella grinta di Giuliano Montaldo (1964) e Svezia, inferno e paradiso di Luigi Scattini (1968).

Inizialmente influenzato da sassofonisti come John Coltrane e da altri artisti del free jazz, nel 1967 incide i primi due dischi pubblicati con il suo nome, dopo avere pubblicato intorno al 1963 sotto il nome di Cat Barber il 45 giri “Pocho’s Blues” con il pianista Angel ‘Pocho’ Gatti. Nel duo con Dollar Brand 1968 imprime alla sua musica una svolta nel recupero delle musicalità sud-americane, creando un suo personalissimo stile con il quale fonde soluzioni tecniche più tipicamente jazzistiche con le sonorità e i ritmi sudamericani.

“La mia musica non è jazz. In realtà, suono jazz ma in un modo diverso”, disse in un’intervista pubblicata l’anno scorso dal quotidiano argentino “La Nacion”. Barbieri, vero nome Leonardo, era nato a Rosario e venne chiamato “Gato” negli anni ’50 nei locali di Buenos Aires dove suonava, per il modo in cui si spostava da un club notturno all’altro tra le diverse esibizioni.

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