La Flagellazione di Cristo del Caravaggio, che è arrivata da Capodimonte a Monza lo scorso 16 marzo e vi rimarrà fino al 17 aprile, ha già attirato moltissimi visitatori. Un video di Rossella Vodret è disponibile online sul sito dei due enti promotori della mostra, il Cittadino e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Rossella Vodret, già soprintendente del Polo Museale Romano e curatrice della mostra di Stato che venne organizzata nel 2010 alle Scuderie del Quirinale in occasione delle celebrazioni per il quarto centenario della morte del Caravaggio, in questo contributo ci guida, come in una vera e propria lezione, alla lettura della figura del Merisi.
Nel video si illustra la progressione stilistica del Caravaggio nella fase napoletana, rispetto alle ultime opere romane; il suo uso di figure a grandezza naturale, la forza dei suoi fondi scuri che spingono le figure verso lo spettatore, il suo uso della luce e dell’ombra che una volta in fuga dopo la condanna a morte si modifica per sempre lasciando trasparire uno stato d’animo, un’essenza nuova, e un nuovo tormento.
La Flagellazione di Cristo del Caravaggio, commissionata per la cappella della famiglia De Franchis nella Chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, è oggi conservata nel Museo di Capodimonte di Napoli. La tela, di formato 286 x 213 cm, è tra i tesori principali delle collezioni napoletane di Stato, e parte del Patrimonio del Fondo Edifici di Culto, la cui origine risale alla soppressione delle corporazioni religiose avvenute con le leggi eversive nella seconda metà dell’Ottocento, a seguito delle quali i beni mobili ed immobili di proprietà dell’asse ecclesiastico sono stati in gran parte acquisiti dallo Stato Italiano.
Le opere sono amministrate dal Ministero dell’Interno attraverso la Direzione centrale per l’amministrazione del Fondo Edifici Culto, il cui fine istituzionale è la conservazione e la valorizzazione dei beni di proprietà. Il dipinto è esposto nella splendida cornice del Salone delle Feste, all’interno della Villa Reale.