Il Marco Simone Golf & Country Club si prepara alla Ryder Cup 2022. è il terzo evento mondiale come copertura mediatica dopo Olimpiade e Mondiale di calcio. Sport e turismo sono un grande strumento di promozione e la Ryder Cup un’opportunità unica per la valorizzazione e crescita della nostra economia anche culturale.
In un’affollatissima sala conferenze del Marco Simone vanno in scena i dati del percorso dopo il fatidico annuncio dell’assegnazione della Ryder Cup. Soprattutto quelli sulle giovani leve. In sala sfilano Flavia Minozzi, Jacopo Fertuzzi, Andreina Pupa D’Angelo, Alessandra Fanali e Barbara Morin, queste ultime due vincitrici del primo e terzo premio lordo alla Coppa d’Oro Città di Roma e Jacopo Albertoni, arrivato in semifinale nel Campionato internazionale di Francia Under 18. Applausi per gli altri campioni in erba del Marco Simone, Giulia e Matteo Santopadre e Alessio Scaramastra.
“Questo è il nostro futuro su cui stiamo investendo – dice Lavinia Biagiotti Cigna – abbiamo vinto l’assegnazione della Ryder Cup per i ragazzi e ora tutto da noi sta cambiando. I tesserati sono cresciuti dell’8,6% nel periodo 2014/2015 e del 14,4% nel 2015/2016. Le quote family segnano un + 56,8%, l’età media oramai è al di sotto dei 50 anni d’età (pur avendo mantenuto tutti i soci precedenti), e le donne rappresentano ora il 25,5% dei tesserati. Alla notizia dell’assegnazione della Ryder Cup, il 14 dicembre 2015, abbiamo avuto 80.000 contatti sul nostro sito e in generale sui social siamo cresciuti del 30,55%. E’ un grande segno per il golf romano e italiano in generale”.
E i numeri del Marco Simone sono decisamente ancora in crescita. Nel 2015 sono stati registrati 40.500 rounds di cui 28.300 nazionali e 12.200 internazionali (35% Asia, 57% Europa, 6% America). Ogni premiazione ha ora una regia precisa. E l’attenzione mondiale per il campo prescelto è decisamente crescente.
In prima fila siede il campione diciannovenne Renato Paratore, numero 2 italiano. Il direttore Ryder Cup Italia Gian Paolo Montali, assieme al vice presidente del club Lavinia Biagiotti Cigna e al presidente Fig Franco Chimenti, sottolinea come il futuro del golf italiano, in vista della Ryder Cup 2022, vada ripensato in senso organizzativo.
“Vengo da altre discipline sportive – dice Montali – e sono abituato a darmi delle tappe precise. Dobbiamo fare in modo che i giovani italiani diventino delle icone. E per realizzate questo obiettivo sto lavorando e studiando tantissimo”.
“Attualmente i nostri giocatori non mi piacciono, non sono sufficientemente competitivi – aggiunge Franco Chimenti – in tutto il mondo c’è una grande aspettativa per la Ryder Cup italiana e il nostro Paese è stato scelto perché gli viene attribuita una capacità di crescita straordinaria in termini golfistici”.
“Farò del mio meglio per partecipare alla Ryder Cup: per ora sto per partire per la Spagna. Cercherò di giocare bene il Tour Europeo”, dice il campione romano Renato Paratore poco prima di effettuare il primo simbolico tiro d’inizio della gara organizzata al club dall’Associazione italiana giornalisti golfisti.
Manifestazione che ha aperto questa mattina la grande stagione golfistica del percorso di Laura e Lavinia Biagiotti. In campo, tra gli altri, Prisca Taruffi, Massimo De Luca e Giacomo Crosa.
In calendario al Marco Simone, tra maggio e giugno, le gare Volvo, Golf Forense, Porsche, Barclays, Bmw, Algida e Pommery.
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