“I napoletani cavano l’arte dal sole” (Camillo Boito)
La gente di Napoli è un titolo che all’evidenza rimarca il senso di appartenenza che il cittadino ha per la sua città. A gente si possono associare concetti come varietà, diversità ed espressività. Napoli fa pensare ad una città vivace, caotica, colorata, piena di sole, di calore, di difficoltà e di traffico. Ma se combiniamo la parola gente con Napoli si crea una miscela esplosiva, che va oltre gli stereotipi, oltre i luoghi comuni.
La gente di Napoli non è solo quella che vuole riscattarsi da tante critiche, che spesso mettono in ombra le bellezze e le interessanti personalità che si possono incontrare. È soprattutto il racconto delle storie di chi abita a Napoli, di chi vive Napoli ma non è nato in città, ma sente lo stesso senso di appartenenza dei suoi cittadini.
La gente di Napoli è andare oltre Napoli, promuovendo l’amore per la città che in maniera sana evidenzia i suoi aspetti positivi, il suo rispetto, i suoi giovani e le sue bellezze.
Il progetto, arrivato ora alla sua seconda edizione, si propone proprio questo, raccontare attraverso i volti e i pensieri la città. È stato patrocinato dal Comune di Napoli, dall’Assessorato all’Assistenza Sociale della Regione Campania e dal Comune di San Giorgio a Cremano. Nato sulla scia dell’idea di Brandon Staton con Humans of New York, La gente di Napoli ha esposto presso il Pan (Palazzo delle arti di Napoli) una serie di scatti fotografici, realizzati dal giovane Vincenzo de Simone e della gente che ha inviato le proprie fotografie, che sono stati selezionate per entrare a far parte della collezione.
L’obiettivo è raccogliere una serie di testimonianze di persone comuni ma anche di volti noti del mondo dello spettacolo e della politica, affinché ognuno racconti una storia, combinata alle proprie riflessioni, sulla città e sui suoi sentimenti. La mostra ha l’obiettivo di risvegliare l’orgoglio civico del cittadino ma anche di attirare il turista in un viaggio, che consenta, attraverso le personalità differenti, di conoscere la vera essenza del luogo visitato. Così il protagonista è il volto del ragazzo comune e del personaggio noto come ad esempio: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, Alessandro Cecchi Paone, Giuseppe Tornatore, Toni Servillo, Elio e le Storie Tese, Edoardo Bennato, Erri De Luca e Ludovico Einaudi.
Ci si mette a nudo, avviene una sorta di democratizzazione dell’arte, in cui davanti alla macchina fotografica si è tutti uguali, tutti rivolti ad un unico obiettivo, spogliarsi delle proprie sovrastrutture mentali per raccontare se stessi e il rapporto con la città. Così è una città che si mette in gioco, che, proprio attraverso gli occhi di chi la vive o chi ci nasce, racconta la sua vera essenza.
Gente di tutte le età, genere ed estrazione sociale, è rappresentata in una sorta di ritratto in un contesto in cui si sente meglio descritta e può più facilmente raccontare la propria storia. Eppure questo progetto, che vede lo sguardo come protagonista, risponde in realtà ai nuovi mezzi di comunicazione per rendere più immediato un messaggio, in cui l’immagine è la chiave.
La gente di Napoli, come viene sostenuto dallo stesso artista Vincenzo de Simone, vede il suo rapporto con i social network solo come mezzi efficaci di diffusione di un messaggio, ma il contenuto e la tecnica fotografica vanno oltre la sterilità delle immagini, che corrono tutti i giorni su internet. In queste fotografie sono le emozioni dei soggetti a parlare, andando oltre il concetto di estetica o dell’ ‘esserci’ tanto caro al mondo contemporaneo.
Secondo Alberto Angela, che ha aderito al progetto, Napoli è costituita da un’architettura di tradizioni che vengono tramandate alle generazioni successive. Eppure queste nuove generazioni stanno cambiando. Vincenzo de Simone è un giovane fotografo che rappresenta il percorso di un’artista contemporaneo napoletano, consapevole della sua tradizione, della sua città, che vuole raccontare. Lo fa attraverso dei mezzi espressivi nuovi, che guardano alla società attuale.
È così che dovrebbe essere interpretata la città di Napoli e la sua gente, un luogo che si tiene stretta la sua storia e i suoi valori, ma che dialoga col mondo contemporaneo e con i cambiamenti. È questa l’efficacia del progetto la gente di Napoli: presentare un quadro chiaro di una realtà sociale, ma anche un senso di appartenenza non comune e che travolge gente di ogni luogo. Un pensiero che può essere universale, in cui si può essere napoletani e allo stesso tempo cittadini del mondo.
INFORMAZIONI UTILI
Progetto la gente di Napoli: http://www.lagentedinapoli.it/
Pagina Fb: https://www.facebook.com/lagentedinapoli
Pan (Palazzo delle arti di Napoli):
http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16592