Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea. Un viaggio nel tempo, in mostra al Macro di Via Nizza a Roma fino al 2 ottobre 2016.
Lo scorso 29 aprile ha inaugurato al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma- la mostra Dall’oggi al domani. 24 ore nell’arte contemporanea, a cura di Antonella Sbrilli e Maria Grazia Tolomeo, il cui titolo è ispirato proprio a un’opera di Alighiero Boetti.
Un percorso straordinario che mette lo spettatore difronte una tematica universale, presa in esame da artisti di ogni epoca, il tempo.
In un mondo in cui tutto è in rapido mutamento e la tecnologia ha rivoluzionato la nostra vita costringendoci ad un continuo e rapido “aggiornamento”, questa mostra ci propone una riflessione sul concetto del tempo, che nonostante tutto,resiste e ritma ancora la nostra esistenza nel rispetto di criteri stabiliti e grazie a strumenti che sono stati creati dall’uomo centinaia di anni fa.
La mostra, nello specifico, si concentra soprattutto sull’oggi, sul trascorrere delle 24 ore, e su tutti gli strumenti che ci aiutano a scandirle, ed ecco allora lancette, calendari, clessidre… una moltitudine di strumenti rielaborati da 70 artisti italiani e stranieri che ci accompagnano lungo tutto il percorso con i loro 70 capolavori di arte moderna e contemporanea.
La particolarità della mostra sta proprio nella moltitudine delle risoluzioni artistiche differenziate, appunto, per linguaggi ed espressioni: pittura, fotografia, video, scrittura diaristica, musica, ricamo, elaborazione digitale di dati.
Un percorso nel tempo, nei giorni, nelle ore, nelle date, arricchite di creatività e fantasia, strappate dal flusso ripetitivo e offerte allo sguardo e all’interazione dei visitatori.
Le opere scelte, nella loro disposizione, suggeriscono alcune tematiche: Ritmi (Balla, Cambellotti, Ontani, Paolini, Camoni, Romualdi, Mayr, Patella); Oggi, Domani (Boetti, Ceroli, Mattiacci, Spinelli); Giornate di lavoro (Opalka, Pietrella, Adami, Blank, Giovannoni); Date (On Kawara, Vezzoli, Darboven, Comani); Date speciali (De Dominicis, Closky, Albani, Sebregondi, Bertozzi&Casoni, Pignotti, Fois); Calendari (Boetti, Novelli, Miccini, Ori, Ghirri, Abate, Mambor, Mari, Cattelan, Neuenschwander, Camoni); Diari (Breakwell, Rubio, AOS); Passaggi (Vaccari, Vautier, Baruchello, Benetta); 24 ore (Almond, Shemilt & Partridge, Camporesi).
Sono, inoltre, previsti lavori site specific ad opera degli artisti Manfredi Beninati, Daniele Puppi e Caccavale.
Per l’occasione, nel cortile del museo è presente anche una grande installazione realizzata per Bulgari da Zaha Hadid, scomparsa di recente, ispirata al celebre motivo del Serpente, metafora di trasformazione e rinnovamento.