Marilyn Monroe nel 1953 cantava “I diamanti sono i migliori amici delle ragazze”. Indubbiamante lo sono anche dei collezionisti e di chi desidera fare investimenti “sicuri”. Perché i diamanti, ma i gioielli in generale, sono considerati un “bene rifugio”, ovvero un oggetto prezioso di piccole dimensioni facilmente trasportabile in momenti di difficoltà e facilmente rivendibile. Le piazze internazionali più importanti per la vendita all’asta dei gioielli sono Ginevra e New York. Ma anche Hong Kong propone appuntamenti interessanti.
Da noi in Italia, vi sono diverse case d’asta che trattano gioielli e orologi. ArtsLife ha incontrato il Direttore del dipartimento gioielli della casa d’aste milanese Il PonteLuca Ghirondi. Gli abbiamo chiesto qualche consiglio su come investire sui preziosi e di suggerirci le migliori occasioni da tenere d’occhio tra gli oltre 640 lotti dell’asta in arrivo a fine maggio nelle sale di Palazzo Crivelli.
Luca Ghirondi. Nell’asta di gioielli del 24 maggio abbiamo una selezione di diamanti che hanno quotazioni davvero vantaggiose, da prima filiera del diamante (dal lotto 604 al 622). Segnaliamo due lotti di Buccellati, una spilla dei primi del Novecento con un centrale di 4,11 carati che stima 10/15 mila euro e un bracciale sempre di Buccellati molto raro da trovare, un pizzo straordinario dei primi del Novecento in platino che quota 15/ 25 mila euro.
Poi una selezione di Maison della gioielleria che fanno la storia del gioiello, da Harry Winston a Janesich e Cartier. Di quest’ultima, sono in catalogo due spille Two Sparrows (stima 20.000/30.000 euro) e Two Parrots in oro giallo e platino (stime 40.000/70.000 euro), realizzate tra il 1940 e il 1950, pezzi difficili da trovare sul mercato.
Inoltre abbiamo avuto il mandato da tre importanti famiglie nobiliari europee. Una di queste è la famiglia Guerrieri Gonzaga (lotti 356 – 422). Sono tutti pezzi storici che vanno dalla fine del 1700 fino al 1950. Molti hanno provenienze illustri, alcuni sono stati donati dai Savoia.
Poi vogliamo segnalare le proprietà della baronessa Asenia Spiridon. All’inizio del Novecento, era stata anche una indossatrice di Chanel. La sua collezione conta molti gioielli francesi che coprono il periodo dei primi 40 anni del XIX secolo.
Tra le provenienze d’eccezione, un lotto di grande interesse è un prezioso collier in oro giallo e platino con diamanti e acquamarina appartenuto alla Duchessa Vittoria Luisa, figlia di Guglielmo II re di Germania ed Imperatore di Prussia, ricevuto in dono dallo Zar Nicola II di Russia in occasione delle nozze celebrate a Berlino nel 1913.
Si segnala anche un pezzo di Castellani, gioiellieri importanti nell’Ottocento. Si tratta di un micromosaico che ricorda i gioielli maya che stima 8.000/12.000 euro. Tra i lotti più interessanti vi saranno una spilla astratta in oro giallo sabbiato con diamanti e smeraldi di Giuseppe Uncini (stima 3500/5000 €) e una chatelaine in oro e diamanti firmata Marret Freres, gioiellieri di Palais Royal tra i più importanti della Francia del XIX secolo.
Non mancheranno le perle naturali. E, altro cavallo di battaglia, un rubino birmano non riscaldato. Una vera rarità da trovare in asta. Il rubino, di 4,53 carati, è montato su un anello in oro bianco e giallo con diamanti rotondi, taglio a brillante per ct 1,90 circa totali. Infine chiuderanno il catalogo alcuni lotti di sterline a prezzi eccezionali.
Qual è il top lot tra questi ci ha segnalato?
Il lotto 643, uno zaffiro che chiude l’asta e che stima 180/200 mila euro. È montato su un anello in oro bianco con diamanti. Lo zaffiro è a forma cuscino taglio composito di ct 26,03. Come interesse storico della gioielleria, i pezzi più importanti sono la collana dello Zar e il rubino birmano. Ma anche i lotti di Harry Winston e Cartier hanno prezzi relativamente alti perché sono pezzi eccezionali.
Chi compra alle aste di gioielli? Che cosa cerca?
Abbiamo compratori internazionali. Per i diamanti specialmente da Israele, India e America. Mentre per quel che riguarda le Maison con pezzi esclusivi si copre tutto il mondo di buyer della gioielleria. Per questi pezzi di Cartier ad esempio, abbiamo avuto richieste dall’India, dalla Germania, dall’Inghilterra e sono tutti gioiellieri internazionali. Per questi pezzi rari l’interesse è alto e ci aspettiamo prezzi in salita.
Chi vende di solito? Gioiellieri o privati?
Quasi tutti privati. Il cliente privato ha prezzi diversi e quindi si riesce a realizzare un’asta con prezzi congrui e quindi ad attirare il mercato internazionale.
Chi acquista gioielli di solito lo fa per investimento? Se sì, cosa compra?
Per quest’asta sicuramente sono gioielli di investimento, storicamente interessanti e di qualità medio alta. Alcuni sono proprio pezzi unici, quindi per questi esempi c’è un investimento sull’oggetto nonché sul materiale. I diamanti sono un investimento nel momento dell’acquisto, non solo tra dieci anni. Per quel che riguarda i gioielli, già oggi sono interessanti ma col tempo lo diventeranno ancora di più.
Gioiello come bene rifugio, come investimento: conviene di più investire nei diamanti, nelle perle naturali o nei gioielli firmati? Come esperto, cosa consiglia a chi volesse approcciarsi a questo mondo?
Il gioiello unico di Maison importanti. Anche il diamante comprato a un prezzo giusto senz’altro è un investimento certo e sicuro. Per le pietre di colore invece bisogna andare solo sui pezzi di eccezionale qualità. Ormai molte gamme di colore vengono trattate (manipolate) e il mercato le assorbe difficilmente. Quindi bisogna andare su oggetti che non hanno avuto manipolazioni e che hanno le corrette provenienze. Ad esempio il rubino birmano, lo Zaffiro del Cashmire. Ecco queste sono alcune indicazioni per chi viole fare investimenti a breve e a lungo termine.
La piazza italiana per il mercato del gioiello?
L’acquirente italiano prova a comprare ma spesso non riesce, perché il mercato internazionale è molto più forte.
Milano è la capitale del gioiello in Italia?
Si è la città che risponde meglio in tutta Italia. Abbiamo acquirenti milanesi che riescono a spuntarla anche sugli internazionali.
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