Quattro artisti, tre sessioni tematiche, seconda edizione, una mostra. Partita venerdì 3 giugno Darsena Residency #2 (fino al 15 luglio 2016) alla Galleria Massimodeluca di Mestre, progetto di residenza avviato nel 2015 come nuova sfida nel panorama contemporaneo. I quattro artisti selezionati fra oltre 250 candidati nazionali e internazionali, saranno protagonisti di tre sessioni tematiche, open studios, studio visits e una mostra conclusiva a settembre. Non solo lavoreranno, ma vivranno insieme nello spazio espositivo di Mestre (Venezia), che diventerà così luogo di relazione, contaminazione e confronto. Sono Agostino Bergamaschi (Milano, 1990), Isabel Legate (Austin, USA, 1992), Regina Magdalena Sebald (Pfaffenhofen an der Ilm, Germania, 1984) e Marco Strappato (Porto San Giorgio, 1982).
Con una formazione in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Agostino Bergamaschi considera il principio dell’atto creativo come gesto generatore di immagini e forme, e riflette sul momento di collisione tra l’esperienza estetica e l’origine di tale gesto. Marco Strappato, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera e al Royal College of Art, lavora a Londra; attraverso una pratica multidisciplinare che comprende stampe, video e installazioni, interroga le modalità della produzione e distribuzione di immagini, stimolando alla comprensione critica della percezione contemporanea dei media e del reale. Isabel Legate, l’artista più giovane dei quattro, vive e lavora a New York e con Darsena residency #2 sarà alla sua prima esperienza in Italia. Attraverso sculture e installazioni che richiamano i materiali e le atmosfere di negozi di lusso e night club, esplora i temi del desiderio e del decadimento in relazione all’identità e al corpo mercificato. Regina Magdalena Sebald, attiva a Berlino, con una formazione in fotografia e danza classica, si dedica esclusivamente alla performance esplorando temi etici universali come l’ingiustizia sociale, la discriminazione di razza e di genere e le contraddizioni generate da relazioni di potere impari nelle società del presente.
Darsena residency #2 conferma il concept dell’edizione 2015, caratterizzato dall’unione di spazio privato e spazio espositivo, ma si arricchisce di contenuti e opportunità grazie al progetto elaborato dagli artisti Paolo Brambilla e Stefano Cozzi.
Così come avvenuto lo scorso anno con il confronto tra il lavoro di Barbara Prenka e Orianne Castel, la residenza vuole incentivare un approccio dinamico e versatile al confronto con la ricerca artistica, consentendo agli artisti di approfondire sia con i colleghi che con i curatori le proprie personali metodologie di lavoro.
Il processo di produzione e relazione viene strutturato in tre sessioni di 10 giorni, distribuite in un mese e mezzo, che prevedono l’approfondimento di tre macro-temi con i quali gli artisti già si confrontano nella loro ricerca pratica artistica: Appropriazione (prima sessione 6-16 giugno), Resistenza (seconda sessione 20-30 giugno) e 2046 (terza sessione 4-14 luglio).
Ogni sessione sarà introdotta dal team formato dai curatori Valentina Lacinio e Claudio Piscopo e dagli artisti coordinatori Brambilla e Cozzi, che si occuperanno anche della critica conclusiva delle opere prodotte.
Il progetto prevede poi open studios pubblici alla fine di ogni sessione di lavoro, studio visits a cura di Simone Frangi (curatore), Nicola Setari (curatore), Renato Alpegiani (collezionista) e Catherine Biocca (artista) e, a settembre 2016, una mostra conclusiva con catalogo.
INFORMAZIONI UTILI
Darsena residency #2
Project weeks @ Galleria Massimodeluca
06 – 15.07.2016
da un’idea di Marina Bastianello
progetto di Paolo Brambilla Stefano Cozzi