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Colore, supporto, materiale. Gli anni della pittura analitica a Verona

Elio Marchegiani

Verona. Al Palazzo della Gran Guardia – fino al 25 giugno – la mostra ”Gli anni della Pittura Analitica. I protagonisti le opere la ricerca” ripercorre la storia di un individuale linguaggio che ha sfidato le mode del tempo attraverso una primordiale e allo stesso tempo contemporanea ricerca.

Claudio Verna
Claudio Verna

In un periodo in cui ancora la pittura viene, il più delle volte, obliata o data per scontata, la mostra ”Gli anni della Pittura Analitica” si pone come un momento di riflessione se non di pura ricerca, critica e  presa di coscienza su una espressione artistica mai banale.

La pittura è spesso considerata non adatta a rappresentare il mondo contemporaneo, pensiero che, giusto o sbagliato che sia, ha origine dai movimenti avanguardisti degli anni Cinquanta e Sessanta. Eppure, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, in Europa ma soprattutto in Italia, molti artisti non abbandonarono il campo e tentarono, invece, di rifondare la disciplina pittorica ripartendo da un linguaggio primario.

Il loro obiettivo era individuare alcuni elementi caratteristici di questo linguaggio e tentarne le più svariate possibilità di combinazione. Era nata la Pittura Analitica. Sono molte le figure presenti e criticamente/artisticamente attive durante i primi fermenti di questa tendenza. Critici come  Filiberto Menna, Italo Mussa, Giorgio Cortenova, Giovanni Accame; artisti celebrati in questa esposizione come Carlo Battaglia, Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Claudio Olivieri, Elio Marchegiani, Carmengloria Morales, Pino Pinelli, LucioPozzi, Claudio Verna e Gianfranco Zappettini.

Carlo Battaglia
Carlo Battaglia
Claudio Olivieri
Claudio Olivieri

Colore, supporto, materiale, spazio pittorico. Sono questi alcuni dei temi affrontati da un variegato gruppo di artisti – in mostra a Verona – che ha fatto del processo di lavoro la pietra miliare della loro ricerca. In realtà un vero e proprio gruppo non si ebbe mai, né ci fu un manifesto che unificasse tutte le sfaccettature di questo movimento. Già nella definizione non si raggiunse mai un accordo: Pittura Analitica, Pittura Pittura, Pittura radicale, Pittura pura, Pittura riflessiva etc..

Tuttavia è possibile fare una distinzione tra ‘’Pittura Analitica’’ e ‘’Pittura Pittura’’.
Per Analitica si intende quella pittura che pone le sue fondamenta sulla ricerca degli elementi caratteristici di questo linguaggio quali segno, colore, tela, pennello; l’idea è quella di rifondare la pittura riducendola ai minimi termini, spogliarla di stati emozionali per intenderla così com’è: puro lavoro e meticolosa analisi delle sue strutture.

Nella Pittura Pittura invece ci si concentra sull’idea di una nuova pittura, sul piacere che si ricava da esse senza tentare le vie dell’astrazione e dell’informale; prevalgono i piccoli segni, il monocromo, la rottura del quadro creando frammenti ‘tradizionali’ dai quali non è esclusa liricità ed emozione. Pur essendoci questa funzionale separazione, ci sono artisti che hanno elementi di una e dell’altra, e altri ancora che pur facendone parte se ne dissociano completamente.

Enzo Cacciola
Enzo Cacciola
Riccardo Guarnieri
Riccardo Guarnieri

Negli anni Settanta, il colore, telaio e tela tornarono ad essere quello che erano sempre stati, cioè strumenti indispensabili della forma espressiva pittorica. Nulla descrive meglio del «Io non rappresento nulla, io dipingo» di Giorgio Griffa questa idea.

Questo sentire affonda le sue radici in Europa, pur essendosi diffuso precedentemente negli Stati Uniti. Le ricerche erano affini ma i presupposti differenti. Ricordiamo nomi come Malevič , primo inventore del monocromo; Mondrian, famoso per il rigore geometrico e per la sua poetica rintracciabile nelle rette ortogonali e nei colori fondamentali.

L’epicentro di questa rinascita, che affrontò tutti i fondamenti del «fare pittura», fu l’Italia.
Questa rinascita e ricerca, si diffuse a livello internazionale: dal Museo d’Arte Moderna di Parigi alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel.

Giorgio Griffa
Giorgio Griffa
Elio Marchegiani
Elio Marchegiani

Da qualche anno si è avviata una vera e propria riscoperta della Pittura Analitica. A tal proposito, la mostra di Verona ambisce ad essere un’esposizione definitiva che segni un punto fermo nella sua riscoperta storica e critica.

Le opere esposte, appartenenti agli anni Settanta, proporranno al visitatore ora uno sguardo approfondito sul lavoro di ciascun artista ora una visione d’insieme capace di rendere evidenti le interconnessioni delle ricerche degli artisti stessi. In questo modo  il pubblico sarà in grado di comprendere e analizzare il perché dell’essere  “situazione” o “movimento”.

La mostra ha anche una sezione parallela, dedicata al Triveneto ospitata negli stessi giorni a Palazzo Bottagisio di Villafranca di Verona ove saranno esposti  i principali artisti triveneti che nel corso degli anni Settanta hanno incrociato i propri percorsi con la corrente della Pittura Analitica, come Paolo Patelli, Pope, Arabella GiorgiAldo Schmid, che assieme a Mauro Cappelletti e il Gruppo di Astrazione oggettiva è stato tra i più originali artisti trentini del Novecento capace di coniugare arte e metodologia scientifica nello studio del colore.

Marco Gastini
Marco Gastini
Pino Pinelli
Pino Pinelli

”Ma l’essere pittore è un sentimento a volte innato, e passare dalla pittura al “fare pittura”, cioè all’attore/autore e non al prodotto, poteva essere la soluzione. Ecco allora che in un periodo fortemente ideologizzato porre l’accento sul processo della pittura e sulla figura anche sociale dell’artista consentiva, appunto, di fare pittura. L’atto e il processo del dipingere, prima dell’opera, sono così l’aspetto importante della Pittura Analitica, che è tale in quanto analizza non solo gli elementi-base della pittura, ma soprattutto gli elementi-base del pittore, cioè dell’uomo che vi sta dietro e che agisce socialmente come “produttore”.”

Marco Meneguzzo

INFORMAZIONI UTILI

”Gli anni della Pittura Analitica | I protagonisti le opere la ricerca” – Palazzo della Gran Guardia Verona

Periodo di apertura: dal 28 maggio al 25 giugno
Orari: da martedì a domenica 10.30 – 19.00
Chiuso il lunedì
Ingresso libero

Esperienze in Triveneto a cura di Michele Beraldo Villafranca di Verona | Palazzo Bottagisio

Periodo di apertura: dal 28 maggio al 29 giugno
Orari: ogni sabato e domenica 10.00-12.00 // 15.00-18.00
Aperture straordinarie:
Fiera dei Santi Pietro e Paolo: lunedì 27; martedì 28; mercoledì 29
Ingresso libero

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