Andrej Tarkovskij, una rassegna dedicata al cineasta russo, dal 19 settembre al 4 ottobre 2016, Spazio Oberdan Milano.
«Il film, quando non è un documentario, è un sogno. È per questo che Tarkovskij è il più grande di tutti».
(Ingmar Bergman)
Nei trent’anni dalla scomparsa (29 dicembre 1986), la Cineteca di Milano propone una retrospettiva completa dedicata ad Andrej Tarkovskij. In programma tutti i lungometraggi del grande maestro sovietico, tutti presentati in versione originale con sottotitoli italiani. La rassegna prende il via il 19 settembre, giornata interamente dedicata a Tarkovskij, si parte con L’Infanzia di Ivan (debutto sul grande schermo per Tarkovskij e Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia 1962), si prosegue con Lo Specchio e si conclude con Stalker, prosecuzione ideale di Picnic sul ciglio della strada (1971), romanzo fantascientifico dei fratelli Strugackij.
>> In aggiunta ai titoli della sua importantissima filmografia nel programma troveremo anche Elegia Moscovita di Alexander Sokurov, opera in cui il regista Leone d’Oro 2011 ripercorre l’opera di colui che certamente è stato uno dei suoi maestri.
Un’occasione imperdibile per godersi sul grande schermo, tra gli altri, la versione originale di Solaris (Premio speciale della giuria al festival di Cannes 1972), che in Italia era arrivato solo in una versione pesantemente ridotta e riadattata, aspramente criticata dal regista.
Artista isolato, teorizzatore del cinema come “simbolo dello stato della natura, della realtà”, autore di film che sembrano delle sculture di tempo, densi e trasparenti come il silenzio, Andrej Tarkovskij è stato uno dei più alti esempi del cinema d’arte di ogni tempo. Di lui diceva Ingmar Bergman: «Il film quando non è un documentario è sogno. Per questo Tarkovskij è il più grande di tutti. Si sposta con sicurezza nello spazio onirico, non spiega nulla, e d’altronde cosa potrebbe spiegare? È un visionario che è riuscito a mettere in scena le sue visioni grazie a un medium più pesante, ma anche più duttile. Ho bussato tutta la vita alla porta di quei luoghi in cui lui si muove con tanta sicurezza. Solo qualche volta sono riuscito a intrufolarmi».
>> Per il programma completo e il calendario della rassegna consultare il sito della Cineteca Milano, Spazio Oberdan.