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La casa do ut do. Il Valore delle stanze virtuali

Come vedere la casa do ut do Come vedere la casa do ut do

DO UT DO arriva a Bologna, dal 7 ottobre al MAMbo e dal 16 ottobre alla Pinacoteca Nazionale

Dopo il successo della prima edizione nel 2012 dedicata all’arte contemporanea e della seconda nel 2014 sul design internazionale, do ut do presenta la nuova edizione 2016 che ha per tema la Casa do ut do di Alessandro Mendini, le cui stanze sono progettate da importanti architetti e designer. Padrino è il Premio Nobel Dario Fo.  L’iniziativa è ospitata in alcuni maggiori musei italiani. La casa do ut do si può visitare tramite un sistema di navigazione in virtual reality 3D, sia sul web che nei musei e nelle sedi espositive che aderiscono al progetto, in video e in navigazione con visori 3D, oltre che in navigazione libera su smartphone e tablet, e sul sito dedicato doutdo.it.

Come vedere la casa  do ut do
Come vedere la casa do ut do

“do ut do” è un contenitore di iniziative promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli che ha lo scopo di raccogliere fondi in favore della Fondazione. E’ un progetto biennale che organizza eventi dedicati alle arti e alle eccellenze della nostra cultura coinvolgendo istituzioni, imprese e collezionisti.Il significato e la nascita del progetto. do ut do ha coinvolto le eccellenze del mondo dell’arte, del cinema, del design, della moda e della musica con un progetto di raccolta fondi promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli e ideato a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, organizzazione non-profit che dal 2002 opera nel campo dell’assistenza, formazione, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative.

Jacopo Foggini, goccia 2006
Jacopo Foggini, goccia 2006

La terza edizione, in una società sempre più tecnologica e connessa, è nel segno del virtuale. Il grande attore e Premio Nobel Dario Fo ha accettato di esserne il padrino e tredici tra celebri architetti e designer hanno disegnato le stanze della casa progettata da Alessandro Mendini: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano, Claudio Silvestrin, Nanda Vigo.

Kings Love art collcector 2008
Kings Love art collcector 2008

Ogni stanza è dedicata a un VALORE che i vari progettisti hanno scelto tra quelli che compongono la qualità della vita e formano il senso più profondo di una casa, così come di una comunità, di una città, di un paese: vitalità, empatia, sogno, civiltà, gioco, attesa, inclusione, natura, complicità, luce, amore, incontro, il coraggio (delle donne). All’interno della casa do ut do sono visibili le opere d’arte contemporanea e i pezzi unici di design donati alla Fondazione Hospice Seràgnoli e oggetto dell’estrazione a sorte conclusiva. La visita virtuale alla casa è accompagnata da un brano inedito realizzato da Gaetano Curreri e Saverio Grandi con testo di Saverio Grandi.

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Marco Piva, la città d’oro 2014

Oltre agli architetti e designer autori delle stanze, le adesioni finora raccolte tra artisti, stilisti, architetti e designer che regalano una loro opera. Tra questi: Alberto Biagetti, Irma Blank, Michel Boucquillon e Donia Maaoui, Fernando e Humberto Campana, Sandro Chia, Aldo Cibic, Antonio Citterio, Fabrizio Cotognini, Mario Cucinella, Barbara Cuniberti, Cuoghi Corsello, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Flavio Favelli, David H. Fisher, Jacopo Foggini, Duilio Forte, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Massimo Iosa Ghini, Marcello Jori, Yumi Karasumaru, Massimo Kaufmann, Kings – Daniele Innamorato e Federica Perazzoli, Steve Leung, Ugo Marano, Antonio Marras, Emiliana Martinelli, Andrew Moore, Bruno Munari, Giovanni Ozzola, Francesco Patriarca, Terri Pecora, Simone Pellegrini, Marco Piva, Claudio Silvestrin, Sissi, Francesco Vezzoli, Nanda Vigo, Velasco Vitali, Danijel Zezelj, Tobias Zielony.

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Michele De Lucchi, Pangea, 2016

Anche in questa edizione, secondo il tradizionale schema dell’“estrazione a sorte”, ogni opera verrà assegnata a chi avrà dato un contributo per sostenere le attività della Fondazione. I fondi raccolti verranno interamente devoluti a sostegno della Fondazione Hospice Seràgnoli Onlus, che opera nell’ambito delle cure palliative attraverso assistenza, formazione e ricerca. Nei tre Hospice Seràgnoli in area bolognese  in particolare strutture dedicate alla cura dei pazienti affetti da malattie inguaribili e dei loro familiari a cui si offre accoglienza altamente qualificata, con l’obiettivo di intervenire sul dolore e sugli altri sintomi per alleviare la sofferenza e migliorare la dignità e la qualità di vita. L’assistenza, rigorosamente gratuita grazie all’accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e le donazioni private, è garantita da équipe multidisciplinari formate in seno all’Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa (ASMEPA) istituita nel 2006 con l’obiettivo di diffondere la cultura delle Cure Palliative tramite programmi formativi e di ricerca.

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Ugo Marano, Panca degli sposi, 1990

Informazioni utili

Periodo di svolgimento: luglio-dicembre 2016

Do 2016: la casa do ut do
Dal 20 al 25 settembre le esposizioni virtuali al MAXXI di Roma
dal 7 ottobre al MAMbo e dal 16 ottobre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna
dal 20 al 30 ottobre al MART di Rovereto
dal 15 ottobre al 15 novembre alla Pinacoteca Nazionale di Bologna

esposte tutte le opere in palio
Il 16 dicembre estrazione al MAST di Bologna

www.HospiceSeragnoli.org
www.doutdo.it
www.facebook.com/doutdo

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