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Quando la parola trionfa nell’arte contemporanea. Dal Neon al colore ritmico

IAN DAVENPORT COLOURCADE : ORANGE & BLUE, 2015 ACRYLIC ON ALUMINIUM MOUNTED ON TWO ALUMINIUM PANELS 103X158 CM COURTESY GALLERIA TEGA,MILANO PHOTO: GALLERIA TEGA , MILANO IAN DAVENPORT COLOURCADE : ORANGE & BLUE, 2015 ACRYLIC ON ALUMINIUM MOUNTED ON TWO ALUMINIUM PANELS 103X158 CM COURTESY GALLERIA TEGA,MILANO PHOTO: GALLERIA TEGA , MILANO
Alfred Jaar, Vogliamo tutto, 2016 courtes lia rumma milano napoli
Alfredo Jaar, Vogliamo tutto, 2016 courtes lia rumma milano napoli

Visitare Artissima -la fiera d’arte contemporanea che si è recentemente conclusa- può essere un buon pretesto per aggiornarsi sul panorama artistico internazionale. Quello che sembra aver accomunato numerose gallerie, è la presenza di opere e installazioni  in cui  la parola ha trionfato come principale soggetto di diverse opere artistiche. Sono state scelte dagli artisti, frasi dirompenti nel loro contenuto e nelle loro rappresentazioni. Anche la rappresentazione monocromatica è un soggetto proposto da diversi artisti. Spesso questa è racchiusa in forme geometriche e su supporti inusuali. Alcune di queste rievocano eventi storici del passato, mentre altri e riflettono sul movimento cosmico.

RUNO LAGOMARSINO MARE NOSTRUM, 2016 NEON SIGN 26,5 X 250 CM COURTESY FRANCESCA MININI, MILANO PHOTO: AGOSTINO OSIO
RUNO LAGOMARSINO, MARE NOSTRUM, 2016, NEON SIGN, 26,5 X 250 CM, COURTESY FRANCESCA MININI,

Il neon come uno dei protagonisti dell’arte contemporanea, è stato utilizzato da Alfredo Jaar con il suo Vogliamo Tutto alla Galleria Lia Rumma. L’artista ha voluto rendere omaggio all’omonimo romanzo di Balestrini che racconta la realtà operaia e le sue lotte. La galleria parigina di Christophe Gaillard propone l’opera di Isabelle Le Minh che inserisce il suo messaggio ‘luminoso’ con un installazione. L’approccio dell’artista è prima di tutto fotografico risalendo alla sua prima formazione. Gli elementi presenti nell’opera Listing sono le costanti presenti nella sua carriera: la parola, l’artista e l’effetto fotografico.

 ISABELLE LE MINH  LISTING, 2011  MIXED MEDIA  VARIABLE DIMENSIONS  COURTESY THE ARTIST  PHOTO THE ARTIST

ISABELLE LE MINH, LISTING, 2011, MIXED MEDIA, VARIABLE DIMENSIONS, COURTESY THE ARTIST, galleria Christophe Gaillard, Parigi
DAFEI DENG  DARK UTOPIA 2, 2014  VIDEO  6:22 COURTESY BETWEEN ART LAB, SHANGHAI
DAFEI DENG, DARK UTOPIA 2, 2014, VIDEO, 6:22
COURTESY BETWEEN ART LAB, SHANGHAI.

La galleria di Francesca Minini propone Mare Nostrum dell’artista Runo Lagomarsino. L’arista svedese con una solida formazione nell’ambito dell’arte, rappresenta nella sua essenzialità, le riflessioni dell’artista sul Mediterraneo. La parola scritta  viene intesa come linguaggio convenzionale ma utile per un interazione e riappacificazione tra i popoli dalle differenti culture, che si sono incrociati in questo mare, luogo di scambi e scontri. Frittelli Arte Contemporanea di Firenze racconta come la parola può intrecciarsi con il corpo umano nelle fotografie di Ketty La Rocca. L’artista è stata protagonista dell’arte degli anni Sessanta e si occupata spesso di combinare ad immagini fotografiche, anche elementi verbali per raccontare in maniera ironica, i limiti e gli stereotipi politici e sociali.

Ketty La Rocca Le mie parole e tu?, 1971 carta fotografica e inchiostro (2 elementi) cm 48,5x58,5 cad.  courtesy Frittelli Arte Contemporanea
Ketty La Rocca, Le mie parole e tu?, 1971, carta fotografica e inchiostro (2 elementi), cm 48,5×58,5 cad.courtesy Frittelli Arte Contemporanea

I monocromi combinati tra loro e racchiusi in forme geometriche, sono altri elementi che hanno incuriosito diversi artisti contemporanei.  I supporti cambiano ma l’effetto visivo e i codici a cui quadrati e rettangoli corrispondono, hanno un forte significato sociale. Questo è il caso delle 9 Trapunte di Luca Frei presentate dalla galleria Barbara Wien di Berlino. Ogni singolo colore corrisponde ad una lingua che così definite, corrispondono alle nove pagine di Musica Viva una rivista fondata da un noto pioniere della musica moderna tedesco. La trapunta rappresenta un nuovo linguaggio visivo da poter ‘toccare’  che esposto in un  ambiente, condizionano l’acustica.

  LUCA FREI  MUSICA VIVA SPREADS, 2016  QUILTS, 8 UNIQUE PIECES  120 X 160 CM EACH  COURTESY GALERIE BARBARA WIEN, BERLIN  PHOTO: THE ARTIST

LUCA FREI, MUSICA VIVA SPREADS, 2016, QUILTS, 8 UNIQUE PIECES
120 X 160 CM EACH, COURTESY GALERIE BARBARA WIEN, BERLIN
PHOTO: THE ARTIST.

La galleria Tatajana Pieters del Belgio propone le opere la ‘geometria’ di Philippe Van Snick. La serie di forme colorate rappresentate sui dei pannelli di legno, raccontano la visione personale del mondo dell’artista. Regola, ritmica e metodo. Sono questi gli elementi che scandiscono la società attuale.  Gli elementi del nero e dell’azzurro sono le costanti presenti nelle sue opere.  Questi sono considerati come i simboli del giorno e della notte. Gli elementi colorati come corpi celesti che ruotano nelle galassie che sembrano uscire fuori dal supporto in legno e coinvolge lo spettatore nel movimento cosmico. La Galleria Tega ha presentato le opere di Ian Davenport. Fin dalla sua prima formazione, l’artista si è dedicato alla sperimentazione del colore creando uno stile unico, basata proprio sul gioco della materia. Davenport si concentra sul ritmo visivo generato dalle colatura della vernice, utilizzate nei suoi quadri. Ad azioni controllate della colatura si alternano versamenti del colore sulla tela che avvengono con maggiore libertà.

IAN DAVENPORT  COLOURCADE : ORANGE & BLUE, 2015  ACRYLIC ON ALUMINIUM MOUNTED ON TWO ALUMINIUM PANELS  103X158 CM  COURTESY GALLERIA TEGA,MILANO  PHOTO: GALLERIA TEGA , MILANO
IAN DAVENPORT COLOURCADE : ORANGE & BLUE, 2015
ACRYLIC ON ALUMINIUM MOUNTED ON TWO ALUMINIUM PANELS, 103X158 CM
COURTESY GALLERIA TEGA, MILANO

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