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La Parigi di Edouard Manet a Milano. Il nero si fa luce all’ombra della Madonnina

Edouard Manet Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio, 1874 Olio su tela, 61 x 50,5 cm Paris, Musée d’Orsay Edouard Manet Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio, 1874 Olio su tela, 61 x 50,5 cm Paris, Musée d’Orsay
Edouard Manet Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio, 1874 Olio su tela, 61 x 50,5 cm Paris, Musée d’Orsay
Edouard Manet
Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio, 1874
Olio su tela, 61 x 50,5 cm
Paris, Musée d’Orsay

MANET E LA PARIGI MODERNA, Milano, Palazzo Reale, 8 marzo – 2 luglio 2017

“Manet è importante per noi quanto Cimabue e Giotto per gli italiani del Rinascimento” (Pierre- Auguste Renoir)

“Traeva elementi da tutti, ma che meraviglia la maestria pittorica con la quale riusciva a fare qualcosa di nuovo! ” (Edgar Degas)

Basterebbero queste affermazioni di importantissimi pittori, suoi contemporanei, per avere immediatamente idea del ruolo centrale di Edouard Manet nella storia dell’arte europea. L’intento di quest’uomo sfrontato e coraggioso, dotato di carisma particolare e di un immenso talento artistico, è stato quello di congiungere alla grandezza della pittura classica, la libertà dell’arte moderna. E non vi è alcun dubbio che ci sia riuscito.

Il suo prestigio, le sue idee e pratiche innovative nel campo pittorico, lo fanno diventare in breve leader e protagonista del movimento impressionista di cui in realtà non ha mai voluto fare totalmente parte: non partecipa alle otto mostre impressioniste tenutesi tra il 1874 e il 1886, esponendo sempre, nonostante la possibilità di esser rifiutato, al Salon, unica sede di cui riconosce l’autorità. Da subito mira a essere consacrato come l’innovatore, colui che porta l’arte nel solco della modernità. Ci riuscirà con straordinario vigore tramite una pittura magnifica, ricca di virtuosismo e invenzioni, energica nell’uso dei colori e nel taglio delle composizioni, e la sua ascesa si fermerà solo con la sua fine precoce.

Edouard Manet Il balcone, 1868-1869 Olio su tela, 170 x 125 cm Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet
Il balcone, 1868-1869
Olio su tela, 170 x 125 cm
Parigi, Musée d’Orsay

“È molto più abile di tutti noi, ha trasformato il nero in luce” (Camille Pissarro)

La mostra Manet e la Parigi moderna che apre l’8 marzo a Milano al piano nobile di Palazzo Reale – fino al 2 luglio – racconta il percorso artistico del grande maestro (1832-1883) che, in poco più di due decenni di intensa attività, ha prodotto 430 dipinti, due terzi dei quali copie, schizzi, opere minori o incompiute. Un corpus in sé affatto esteso, ma in grado di rivoluzionare il concetto di arte moderna. Una vicenda la sua, che si intreccia a quella di altri celebri artisti, molti tra loro compagni di vita e di lavoro di Manet, frequentatori assieme a lui, di caffè, studi, residenze estive, teatri.

Le opere presenti in mostra arrivano dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: un centinaio di opere, tra cui 55 dipinti – di cui 17 capolavori di Manet e 40 altre splendide opere di grandi maestri coevi, tra cui Boldini, Cézanne, Degas, Fantin-Latour, Gauguin, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Signac, Tissot.

Manet, Il Pifferaio
Edouard Manet
Il pifferaio, 1866. Olio su tela, 160X98cm. Musèe d’Orsay – Parigi
Edouard Manet Fuga di Rochefort, 1881 circa Olio su tela, 79 x 72 cm Paris, Musée d’Orsay
Edouard Manet
Fuga di Rochefort, 1881 circa
Olio su tela, 79 x 72 cm
Paris, Musée d’Orsay

Alle opere su tela si aggiungono 10 tra disegni e acquarelli di Manet, una ventina di disegni degli altri artisti e sette tra maquettes e sculture.

Promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, curata da Guy Cogeval, storico presidente del Musée d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi con le due conservatrici del Museo Caroline Mathieu, conservatore generale onorario e Isolde Pludermacher, conservatore del dipartimento di pittura, l’esposizione intende celebrare il ruolo centrale di Manet nella pittura moderna, attraverso i vari generi cui l’artista si dedicò: il ritratto, la natura morta, il paesaggio, le donne, Parigi, sua città amatissima, rivoluzionata a metà ‘800 dal nuovo assetto urbanistico attuato dal barone Haussmann e caratterizzata da un nuovo modo di vivere nelle strade, nelle stazioni, nelle Esposizioni universali, nella miriadi di nuovi edifici che ne cambiano il volto e l’anima.

Edouard Manet La cameriera della birreria, 1878-1879 Olio su tela, 77 x 64,5 cm Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet
La cameriera della birreria, 1878-1879
Olio su tela, 77 x 64,5 cm
Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet La corrida, 1865-1866 Olio su tela, 90 x 111 cm Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet
La corrida, 1865-1866
Olio su tela, 90 x 111 cm
Parigi, Musée d’Orsay

La mostra prevede due macro sezioni: Manet e la nuova pittura e Manet e la Parigi moderna, a loro volta divise in dieci sottosezioni tematiche:

. Manet e la sua cerchia

. Ispanismo

. Nature morte

. Sulle rive

. Parigi, la città moderna

. Il lato nascosto di Parigi

. L’Opéra – Dipinti, disegni, sculture, maquettes

. Parigi in festa

. In bianco: l’universo femminile e gli spazi intimi

. In nero: le passanti e i loro misteri

Edouard Manet Ritratto di Émile Zola, 1868 Olio su tela, 146 x 114 cm Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet
Ritratto di Émile Zola, 1868
Olio su tela, 146 x 114 cm
Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet Fiori in un vaso di cristallo, 1882
Edouard Manet
Fiori in un vaso di cristallo, 1882

Tra i capolavori di Manet saranno in mostra Lola de Valence (1862), Ramo di peonie bianche e cesoie (1864), La lettura (1848-1883), Il pifferaio (1866), Ritratto di Emile Zola (1868) Il balcone (1868-1869), Berthe Morisot con un mazzo di violette (1872), Ritratto di Berthe Morisot con il ventaglio (1874), Stéphane Mallarmé (1876), La cameriera della birreria (1878-1879).

Tra le opere più importanti degli artisti coevi: Ritratto di Henri Rochefort (1882 circa) e Scena di festa (1889 circa) di Giovanni Boldini, Pastorale (1870) di Paul Cézanne, Argenteuil (1872) e Le Tuileries (1875) di Claude Monet, Il Ballo (1878) e Le due sorelle (1863) di James Tissot, Il foyer della danza al teatro dell’Opéra in rue Le Peletier (1872) di Edgar Degas, Vaso di fiori (1873) e Garofani (1877) di Henri Fantin-Latour, Il ballo dell’Opéra (1886) di Henry Gervex, Giovane donna in tenuta da ballo (1879) di Berthe Morisot, Il bagno (1873-74) di Alfred Stevens, La Senna al ponte Iéna. Tempo nevoso (1875) di Paul Gauguin, Strada di Gennevilliers (1883) di Paul Signac, Madame Darras (1868 circa) e Giovane donna con veletta (1875 circa) di Auguste Renoir.

Il catalogo della mostra è edito da Skira.

Edouard Manet Lola de Valence, 1862 Olio su tela, 123 x 92 cm Parigi, Musée d’Orsay
Edouard Manet
Lola de Valence, 1862
Olio su tela, 123 x 92 cm
Parigi, Musée d’Orsay

Informazioni utili

MANET E LA PARIGI MODERNA

Milano, Palazzo Reale

8 marzo – 2 luglio 2017

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