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Il mondo in movimento. Work in motion al MAST di Bologna

Harun Farocki / Antje Ehmann Labour in a Single Shot, 2011 MAST. Bologna Work in motion Harun Farocki / Antje Ehmann Labour in a Single Shot, 2011

MAST, Bologna. Dal 25 gennaio al 17 aprile 2017. Quattordici artisti internazionali. Una moltitudine di video. La trasformazione del mondo del lavoro e dell’industria.

Harun Farocki / Antje Ehmann Labour in a Single Shot, 2011 MAST. Bologna work in motion
Harun Farocki / Antje Ehmann
Labour in a Single Shot, 2011

Attraverso le loro videocamere – Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-Jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke (in collaborazione con altri artisti), Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege – ci mostrano un mondo in continua mutazione, mettendone in evidenza i cambiamenti e le evoluzioni. Un mondo del lavoro e della produzione. Dall’attività artigianale alla produzione di massa. Dalla produzione di energia a quella di beni e servizi high-tech. Dall’umano al robotico. Questi video sono un commento, una critica, o una tacita risposta al mondo di oggi. Ci trasportano in realtà produttive semi deserte perché totalmente digitalizzate.

Oggi il mondo lavorativo cambia quasi quotidianamente, con un ritmo sostenutissimo. Quello che valeva ieri domani, probabilmente, non avrà più alcun valore. Quello che facciamo oggi domani potrebbe non avere più senso.
Quali saranno le dinamiche, i rituali, i riti con cui programmeremo la nostra quotidianità? La stupefacente velocità dello sviluppo tecnologico crea un senso di smarrimento, di insicurezza, una situazione provvisoria continua. Ci disorienta.

Per esempio Harun Farocki / Antje Ehmann ci mostrano novanta video girati in quindici diverse città. Viaggiando e collaborando con gli artisti ed operatori locali hanno prodotto più di quattrocento cortometraggi incentrati sul tema del lavoro. Presentando filmati sul lavoro retribuito e non, materiale ed immateriale, tradizionale e contemporaneo, industriale e preindustriale.

Nella sua video installazione, invece, Eva Leitolf tratta il rapporto tra la fabbrica, l’industria, e la città intorno ad essa – servendosi dell’esempio di Volkswagen a Wolfsburg.

Work is in motion. Il mondo è in movimento, così come la realtà in cui viviamo, così come noi stessi. La nostra autostima, la nostra sicurezza, la nostra identità. Senza aver alcuna idea di dove arriveremo.

Harun Farocki / Antje Ehmann Labour in a Single Shot, 2011 MAST. Bologna Work in motion
Harun Farocki / Antje Ehmann
Labour in a Single Shot, 2011
Eva Leitolf Ein Konzern, eine Stadt (Un gruppo industriale, una città / Company Town), 2015-2016 24 immagini e 30 testi proiettati in sequenze continue su 5 schermi, 12’, loop 12-minute loop of 24 images and 30 texts projected in shifting sequences on 5 screens Creato in cooperazione con il Kunstmuseum Wolfsburg per la mostra “Wolfsburg Unlimited” (2016) Created in cooperation with Kunstmuseum Wolfsburg for the exhibition “Wolfsburg Unlimited” (2016) Courtesy of the artist MAST. Bologna  Work in motion
Eva Leitolf
Ein Konzern, eine Stadt, 2015-2016
Eva Leitolf Ein Konzern, eine Stadt (Un gruppo industriale, una città / Company Town), 2015-2016 24 immagini e 30 testi proiettati in sequenze continue su 5 schermi, 12’, loop 12-minute loop of 24 images and 30 texts projected in shifting sequences on 5 screens Creato in cooperazione con il Kunstmuseum Wolfsburg per la mostra “Wolfsburg Unlimited” (2016) Created in cooperation with Kunstmuseum Wolfsburg for the exhibition “Wolfsburg Unlimited” (2016) Courtesy of the artist MAST. Bologna Work in motion
Eva Leitolf
Ein Konzern, eine Stadt, 2015-2016

Informazioni utili

WORK IN MOTION
Dal 25 gennaio al 17 aprile 2017
Via Speranza 42, Bologna
Entrata libera
Da martedì a domenica: 10.00 – 19.00

In occasione di Arte Fiera
Venerdì 27 gennaio: 10.00 – 18.00
Sabato 28 gennaio: 10.00 – 22.00 (Art City White Night)
Domenica 29 gennaio: 10.00 – 20.00

 

 

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