Si è conclusa la procedura di selezione internazionale per le nomine dei direttori dei musei pubblici prevista dalla seconda fase della riforma Franceschini. Ecco i nuovi 10 nomi: Daniela Porro al Museo Nazionale Romano, Simone Verde al Complesso della Pilotta (Parma), Filippo Maria Gambari al Museo delle Civiltà (Roma), Valentino Nizzo al Museo Etrusco (Roma), Andreina Contessa a Miramare (Trieste), Adele Campanelli al Parco dei Campi Flegreei, Rita Paris al Parco dell’Appia antica, Francesco Sirano al Parco di Ercolano, Fabrizio Delussu al Parco di Ostia Antica, Andrea Bruciati per Villa Adriana e Villa D’Este.
Due dei 10 nuovi direttori rientrano in Italia dopo un’esperienza professionale all’estero: Andreina Contessa torna dal Nahon Museum of Italian Jewish Art di Gerusalemme e Simone Verde dal Louvre-Abu Dhabi. Sei dei nuovi direttori sono archeologi e quattro storici dell’arte, mentre sei, tre funzionari e tre dirigenti, provengono dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Nell’agosto del 2015, quando erano stati nominati i primi nuovi direttori, le polemiche erano state molte, principalmente perchè la scelta era ricaduta su molti stranieri. Leggi qui un articolo sulle polemiche.
«Con queste 10 nomine di grande levatura scientifica, sono state riconosciute le eccellenze italiane, con particolare riferimento all’archeologia e alla storia dell’arte. La commissione ha fatto un grande lavoro ed ha offerto al Direttore Generale dei Musei del Mibact, Ugo Soragni, e a me la possibilità di scegliere in terne di assoluto valore. I nuovi direttori sono italiani con elevata professionalità nella direzione del patrimonio culturale, con alcuni che tornano nel nostro Paese dopo importanti esperienze all’estero» ha dichiarato il ministro Franceschini.
Della Commissione, presieduta da Paolo Baratta, hanno fatto parte Lorenzo Casini (ordinario di diritto amministrativo della Scuola IMT Alti studi di Lucca), Keith Christiansen (storico dell’arte e curatore capo del Department of Eurepean Paintings del Metropolitan Museum of Art di New York), Claudia Ferrazzi (consigliere di Amministrazione del Louvre-Lens) e Michel Gras (archeologo e direttore di ricerca del Centre national de la recherche scientifique di Parigi).
Secondo quanto previsto dalla procedura, all’interno delle terne indicate dalla Commissione per ciascun museo, il Ministro ha scelto il direttore del Museo Nazionale Romano, mentre il Direttore Generale Musei Ugo Soragni ha scelto i Direttori degli altri 9 musei e parchi archeologici. Come avvenuto in occasione della prima selezione internazionale, le terne saranno rese note e pubblicate sul sito del Ministero dopo la firma dei decreti di nomina, atto conclusivo della procedura.
Ecco chi sono i dieci nuovi direttori:
1) al MUSEO NAZIONALE ROMANO (ROMA):
Daniela Porro – storica dell’arte. Entrata nel 1985 al Ministero dei beni culturali, dove dal 2009 è dirigente storico dell’arte. Dal 2012 al 2015 ha diretto la Soprintendenza speciale per il patrimonio storico-artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Roma. Dal 2015 è Segretario regionale del Lazio del Ministero, curando i rapporti tra lo Stato e la Regione e gli enti locali. Dirigente del Ministero tra i più esperti nel settore museale, vanta una consolidata esperienza sia nella direzione di istituti, sia nella gestione amministrativa.
2) al COMPLESSO MONUMENTALE DELLA PILOTTA (PARMA):
Simone Verde – storico dell’arte. Laureatosi nel 2000 con lode in Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, si è poi laureato in storia dell’arte all’Ècole du Louvre a Parigi nel 2004. Dottore di ricerca in antropologia culturale all’EHESS di Parigi. Dal 2014 è responsabile della ricerca scientifica e della produzione editoriale del Louvre-Abu Dhabi negli Emirati Arabi, dove ha anche coordinato l’equipe scientifica dell’Agence France-Muséums. Curatore di mostre in Italia e all’estero, ha all’attivo numerose collaborazioni editoriali. Docente di storia dell’arte, è autore di noti saggi nel settore del patrimonio culturale.
3) al MUSEO DELLE CIVILTÀ (ROMA):
Filippo Maria Gambari – archeologo. Dirigente dal 2009 del Ministero dei beni culturali dal 2009, dove è entrato nel 1979. Soprintendente per i beni archeologici dell’Emilia Romagna dal 2010 al 2014, della Lombardia dal 2014 al 2016, e poi della Sardegna. Archeologo con una vasta esperienza sul campo e dall’alto profilo. scientifico.
4) al MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI VILLA GIULIA (ROMA):
Valentino Nizzo – archeologo. Laureatosi nel 2000 con lode in Lettere classiche alla Sapienza di Roma, dove si è poi specializzato in archeologia. Dottore di ricerca in Archeologia, dal 2010 funzionario archeologo presso la Soprintendenza Archeologica dell’Emila Romagna. Ha all’attivo numerose attività di scavo e ricognizione archeologica antecedenti all’ingresso nel Mibact. Autore di diverse pubblicazioni in materie attinenti alla tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale.
5) al MUSEO STORICO E PARCO DEL CASTELLO DI MIRAMARE (TRIESTE):
Andreina Contessa – storica dell’arte e curatrice museale. Laureatasi con lode a Parma in storia dell’arte nel 1987, ha studiato a Ratisbona dal 1990 al 1993. Dottore di ricerca in storia dell’arte a Gerusalemme, è stata a Princeton come post-doc. Dal 2009 è direttore del Nahon Museum of Italian Jewish Art a Gerusalemme. Dal 1994 ha insegnato storia dell’arte in Europa e negli Stati Uniti. Autrice di numerose pubblicazioni, ha curato diverse mostre, realizzando direttamente anche documentari e altri prodotti multimediali.
6) al PARCO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI:
Adele Campanelli – archeologo. Dirigente archeologo del Ministero dei beni culturali, dove è entrata nel 1980. Soprintendente per i beni archeologici delle Province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta dal 2010 al 2014. Dal 2015 al 2016 è stata Soprintendente Archeologia della Campania e, poi, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio dal 2016. Vanta una lunga esperienza sia nella tutela del territorio, sia nella gestione e nella direzione di istituti e luoghi della cultura.
7) al PARCO ARCHEOLOGICO DELL’APPIA ANTICA:
Rita Paris – archeologo. Funzionaria del Ministero dei beni culturali dal 1983, ha acquisito una notevole esperienza sui siti archeologici di Roma, con particolare riguardo all’Appia antica. Responsabile dei monumenti e delle aree archeologiche dell’Appia antica dal 1996, cura, dal 2006, anche l’Archivio Cederna. Laureata con lode in lettere e specializzata in archeologia, è studiosa molto apprezzata in Italia e all’estero.
8) al PARCO ARCHEOLOGICO DI ERCOLANO:
Francesco Sirano – archeologo. Funzionario del Ministero dei beni culturali dal 1999, ha maturato importanti esperienze nella gestione e nella tutela delle aree archeologiche della Campania. Laureatosi con lode in lettere classiche nel 1989, ha poi conseguito il diploma di specializzazione in archeologia e storia dell’arte greca e romana ad Atene, presso la Scuola archeologica italiana, nel 1993, e il dottorato di ricerca in archeologia a Napoli nel 1997. Autore di numerose pubblicazioni, è abilitato all’insegnamento come professore universitario in Italia e in Francia.
9) al PARCO ARCHEOLOGICO DI OSTIA ANTICA:
Fabrizio Delussu – archeologo. Direttore e curatore del Museo archeologico di Dorgali, in Sardegna, dal 2012 al 2016. Laureatosi con lode in lettere indirizzo classico archeologico nel 1996, si è poi specializzato in archeologia alla Sapienza di Roma nel 2001 e ha conseguito il dottorato di ricerca in archeologia nel 2007, a Sassari. Docente e ricercatore presso l’Università degli studi di Sassari dal 1998, vanta una decennale esperienza nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, con specifico riguardo alla archeologia.
10) a VILLA ADRIANA E VILLA D’ESTE (TIVOLI):
Andrea Bruciati – curatore e storico dell’arte. Laureatosi con lode a Udine nel 1997. E’ stato direttore artistico di ArtVerona e di BJCEM 2015, la biennale di giovani creativi dell’Europa che si è tenuta a Milano nel 2015. Ha all’attivo numerosi progetti curatoriali e numerose pubblicazioni su riviste di settore.