Si avvicina la quinta edizione di Art Basel Hong Kong, la versione asiatica della grande fiera d’arte internazionale che ha il suo quartier generale a Basilea, in Svizzera. Attese, all’Hong Kong Convention and Exhibition Centre, tra il 21 e il 25 marzo, 242 gallerie provenienti da 34 Paesi, di cui la metà ha sede espositiva in Asia.
Di queste, ben 190 espongono nella sezione principale Galleries. Qui saranno esposte opere moderne e contemporanee, tra dipinti, sculture, disegni, installazioni, fotografie e video. Le sezioni Insights ed Encounters sono rispettivamente dedicate a progetti curatoriali di 27 gallerie (di queste 8 partecipano per la prima volta) e alle sculture e installazioni di grandi dimensioni.
Ma la novità di quest’anno sarà il debutto della sezione Kabinett – format noto e amato dai collezionisti e dagli addetti ai lavori che frequentano Art Basel Miami Beach – nella quale saranno presentati 19 progetti espostivi curati, tra mostre personali e collettive, che guarderanno all’avanguardia coreana, ma anche alle prime animazioni degli anni Settanta e al contesto storico dell’arte nel modernismo cinese agli inizi del XX secolo.
Grande attesa per il programma di film, cortometraggi e opere video, che vedrà la proiezione di oltre 30 pellicole, con la curatela – per il quarto anno di fila – del produttore e artista multimediale Li Zhenhua.
I lungometraggi in programma sono tre: My Dear Art (2017) un documentario, in anteprima mondiale, del filmmaker taiwanese Hsu Hao-hsuan, che riporta l’esperienza del collezionista, nonché produttore esecutivo del film, Yao Chien e il suo trotterellare tra fiere, aste, gallerie e musei dall’Asia all’Inghilterra; Sky Ladder: The Art of Cai Guo-Qiang (2016), documentario del regista scozzese Kevin MacDonald, dedicato all’artista cinese del titolo e alla sua arte pirotecnica.
Infine, The Nameless di Ho Tzu Nyen, artista con base a Singapore, che racconta la storia di Lai Teck, segretario generale del partito comunista malese tra gli anni Trenta e Quaranta e, contemporaneamente, agente per i governi di Francia, Inghilterra e Giappone.
Undici corti che esplorano i modi in cui l’azione dell’uomo ha conseguenze sull’ambiente, saranno raggruppati sotto il titolo Anthropocene. Previste poi le sezioni Hello, It’s me, con le opere di Yao Qingmei e Joel Kyack, entrambi interessati al rapporto tra individuo e società; infine, Narrative Relation indagherà i rapporti umani nelle loro molteplici forme.
SFOGLIA LA GALLERY:
ART BASEL HONG KONG
dal 20 al 25 marzo 2017
Hong Kong Convention and Exhibition Centre
1 Harbour Road, Wan Chai, Hong Kong, China